Quel sogno del campo da calcetto a Scifì: quando l'amore non può superare la legge
di Andrea Rifatto | 03/11/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/11/2025 | ATTUALITÀ
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Il manto erboso depositato nel 2017
Quel sogno non poteva essere realizzato e a distanza di otto anni tutto è rimasto immutato. Era il 2017 quando l’allora consigliere di minoranza di Forza d’Agrò, Carmelo Lombardo, oggi presidente del Consiglio comunale, si faceva promotore di una raccolta fondi tra i giovani della frazione Scifì per acquistare un manto erboso e realizzare un campo da calcetto nell’area a ridosso dell’impianto da calcio. Le risorse racimolate consentirono di comprare i rotoli di erba sintetica da stendere sulla superficie, nel frattempo bonificata grazie a 10.000 euro stanziati dal Comune, ma nonostante le promesse nessuno disse mai chiaramente ai giovani scifiesi che quel sogno non sarebbe potuto divenire realtà. Il motivo? L’area sulla quale doveva sorgere il campetto è di proprietà del demanio e il Comune non ha mai chiesto e ottenuto una concessione per poterla utilizzare. Neanche oggi, momento in cui si fece promotore di quell’atto d’amore, all’epoca all'opposizione ma già in feeling con la maggioranza di governo, è presidente del Consiglio comunale dopo essere stato assessore nei cinque anni precedenti. L’argomento è stato oggetto di dibattito in Consiglio comunale, dopo un’interrogazione della minoranza che ha chiesto al Comune di sgomberare l’area, ma il presidente Lombardo si è fermamente opposto chiedendo al sindaco Bruno Miliadò di non rimuovere nulla: «Ti chiedo di assumerti la responsabilità di non distruggere il sogno d’amore di 23 ragazzi - ha detto in aula - e di non dire alle future generazioni di non amare la propria terra e di non fare nulla per essa». Ma prima dell'amore viene il rispetto della legge e sarebbe bastato chiedere una concessione demaniale di quell’area, come ricordato durante la seduta consiliare dal pubblico dall’architetto Sebastiano Stracuzzi, ex responsabile dell’Ufficio tecnico che nel 2017 curò l'affidamento dei lavori di bonifica salvo poi bloccare la realizzazione del campetto perchè il Comune non aveva alcun titolo, e si sarebbe potuto realizzare il campo da calcetto, sul quale nessuno è contrario. Nel 2022 il Comune ha affidato un incarico esterno per effettuare i rilievi topografici finalizzati alla individuazione di aree demaniali occupate per interesse comunale, ma la richiesta di concessione per quella specifica area non è stata ancora formalizzata. «Il messaggio che si dà alle prossime generazioni è di non rispettare le regole - ha detto dalla minoranza il consigliere Carmelino Lombardo - l’Amministrazione è libera di fare tutto quello che ritiene giusto, ma nel rispetto delle regole». Per la vicesindaca Cristina Santoro, anche lei rappresentante della frazione Scifì, «ci sono i presupposti affinché l'opera possa concretizzarsi in tempi non lunghi e non riteniamo ad oggi di dover sgomberare alcunché». Dunque adesso il Comune deve attivarsi per avere la concessione dell’area e così quel sogno d'amore potrà divenire realtà.












