Articoli correlati
“Proviamo a salvare la stagione”: a Sant’Alessio Siculo parte il mini ripascimento
di Andrea Rifatto | 31/07/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/07/2015 | ATTUALITÀ
3836 Lettori unici
L’estate sta… finendo (o quasi) ma i tempi della burocrazia non conoscono stagioni. A farne le spese sono cittadini, turisti e imprenditori di Sant’Alessio Siculo, che stanno affrontando l’estate praticamente senza una spiaggia degna di tale nome, tra tasse divenute insostenibili e attività che chiudono battenti. In attesa che parta l’opera di ripascimento principale, in questi giorni nella cittadina del Capo hanno preso il via gli interventi di prelievo della sabbia in eccesso alla foce del torrente Agrò, accumulatasi nel corso degli anni, e il successivo trasporto sull’arenile, per mitigare in parte i fenomeni di erosione con una sorta di mini ripascimento. Il via libera ai lavori è arrivato lunedì dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, che visti i risultati delle analisi eseguite su alcuni campioni di sabbia prelevati alla foce del corso d’acqua, ha emanato un decreto che autorizza il Comune all’utilizzo dei sedimenti ghiaiosi del torrente. “Si tratta di un intervento che consentirà di ricostruire piccole parti di spiaggia – spiega il sindaco Rosa Anna Fichera – anche se abbiamo ben presente che non risolverà i gravi problemi che affliggono il nostro arenile. In questo modo, però, daremo la possibilità a cittadini e turisti di avere a disposizione alcuni tratti dove poter fruire del nostro mare”. Il decreto autorizza il Comune al prelievo di un volume non superiore a 5mila metri cubi di materiale alluvionale, che dopo un trattamento di pulitura e riprofilatura sarà distribuito sull'arenile nel tratto compreso tra via Salice, via Trento e via Domenico Costa. La sabbia prelevata dall’Agrò servirà anche a realizzare le rampe per la discesa in spiaggia. Gli interventi hanno preso il via proprio dalla zona alla foce del torrente Salice, fortemente colpita dalle mareggiate del 6 e 7 novembre dello scorso anno. Proprio per mettere in sicurezza quella parte del waterfront di Sant’Alessio Siculo, il primo cittadino ha emanato nei giorni scorsi un’ordinanza per il ripristino delle opere di protezione della condotta fognaria sottomarina, che sfocia in quel tratto, dove si è registrato il crollo delle spallette in cemento armato e l’erosione di parte del marciapiede e della carreggiata del lungomare, che ha subito dei cedimenti. Il sindaco Fichera, per evitare anche l’insorgere di conseguenze igienico sanitarie, considerato che la condotta sottomarina risulta scoperta ed esposta all’azione dei marosi e visto il rischio di cedimento del muro d’argine in corrispondenza del torrente Salice, ha così ordinato ad una ditta di Pagliara di iniziare dal tratto in questione con il deposito del materiale sabbioso, in moo da attenuare i fenomeni di cedimento del lungomare. I danni causati dai marosi lo scorso anno furono segnalati e verificati sui luoghi dal Dipartimento regionale di Protezione civile e in particolare dal Genio civile di Messina, che dopo la redazione di un verbale di somma urgenza che prevedeva interventi per circa 250mila euro, comunicò al Comune che l’intervento di ricostruzione del muro a protezione della condotta non poteva essere eseguito per carenza di fondi e che comunque si sarebbero registrati tempi lunghi per rendere cantierabile il progetto. L’amministrazione comunale, dunque, ottenuta nel giugno scorso l’autorizzazione dal Demanio marittimo all’utilizzo di un mezzo meccanico sull’arenile, ha ritenuto doveroso intervenire per garantire la pubblica incolumità ed evitare il rischio che la condotta fognaria sottomarina vada in frantumi, magari durante i mesi estivi, con gravi conseguenze per l’ambiente e i bagnanti. Il tratto sotto il torrente Salice e la foce del torrente Agrò