Protezione civile, cinque veicoli ad associazioni della zona jonica. Sei rimangono escluse
di Andrea Rifatto | 11/02/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/02/2021 | ATTUALITÀ
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Uno dei veicoli consegnati a Pergusa
C’è tante soddisfazione ma anche parecchia amarezza tra le organizzazioni di volontariato di protezione civile della zona jonica dopo l’assegnazione dei nuovi veicoli da parte della Regione siciliana. Nel comprensorio tra Giardini Naxos e Scaletta Zanclea ne sono stati consegnati cinque, ritirati dai responsabili delle associazioni all’autodromo di Pergusa, nel corso della cerimonia di consegna di 100 mezzi per tutta l’Isola svoltasi alla presenza del governatore Nello Musumeci e del dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina. I veicoli, pick-up Mitsubishi 4x4, con doppia cabina, sono per metà dotati di modulo antincendio avanzato per lo spegnimento dei fuochi tramite un mix di acqua e schiuma mentre l’altra metà è attrezzata con modulo ad acqua e pompa idrovora utile per contrastare gli allagamenti e sono stati assegnati alle prime 100 associazioni siciliane inserite nella graduatoria. Tra queste ne figurano otto della zona jonica: Giardini Naxos-gruppo comunale (13° posto), Scaletta Zanclea-gruppo comunale (44°), Letojanni-associazione Rangers International (46°), Antillo-associazione Giubbe d’Italia (55°) e Taormina-associazione Radio Valle Alcantara (55°), che hanno potuto ritirare il veicolo, mentre i comuni di Itala (gruppo comunale), Roccafiorita (Rangers International) e Fiumedinisi (gruppo comunale), già dotati di un mezzo, non hanno avuto assegnato il secondo per mancanza di personale formato tra i propri volontari. Oltre il 100esimo posto si sono piazzati i gruppi comunali di protezione civile di Forza d’Agrò (anche qui mancano volontari formati), Francavilla di Sicilia e Furci Siculo. Per ottenere il veicolo era necessario possedere precisi requisiti, come l’iscrizione nell’elenco regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, l’idonea capacità operativa nei due anni precedenti, la disponibilità tra i volontari di soggetti formati all’antincendio, ma anche chi riteneva di averli è rimasto fuori e pure le associazioni che non hanno mai avuto in dotazione un veicolo dalla Regione, per le quali era stato fatto intendere ci sarebbe stata precedenza in graduatoria, sono invece finite oltre la 100esima posizione, come nel caso di Furci. Un’assegnazione che non ha mancato di provocare malumori tra le associazioni di tutta la regione.