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Prg S. Teresa, 15mila mc di cemento ai privati in cambio di briciole per le fognature
di Andrea Rifatto | 25/05/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/05/2017 | ATTUALITÀ
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Stop a nuove abitazioni ma largo solo a investimenti produttivi
Sedicimila metri cubi di cemento, quasi sei milioni di euro di investimenti, 142 nuovi posti letto e 46 posti di lavoro in più. Ma un incasso per il Comune di soli 306mila euro a fronte dei 10 milioni necessari. Sono i numeri che riassumono il contenuto delle istanze di adesione alla strategia voluta dal sindaco di S. Teresa di Riva, Cateno De Luca, nell’ambito della redazione del Piano regolatore generale, che prevede la possibilità per gli imprenditori privati di ottenere un bonus volumetrico in cambio del pagamento di un contributo di vivibilità, finalizzato a sostenere la realizzazione della rete fognaria e raccolta acque bianche, fissato in 19 euro al metro cubo. Una soluzione per realizzare maggiori cubature per insediamenti artigianali o industriali a fronte del pagamento di una tassa, in aggiunta agli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione, che secondo l’Amministrazione consente di mitigare l’aumento del valore venale del terreno e di compensare l’impatto che l’intervento potrebbe comportare. Le proposte giunte in municipio entro il 2 maggio sono state 14 e la Giunta comunale (assente alla seduta l’assessore Gianmarco Lombardo) ne ha preso atto dando mandato al sindaco di trasmettere la documentazione all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. A presentare le proposte sono stati gli imprenditori Orazio D’Urso (ampliamento di un capannone già adibito ad attività vinicola in via Torrente Savoca, 500 metri cubi tutti in deroga, investimento da 300mila euro, 2 posti di lavoro); Tindaro Salvatore Trimarchi (capannone per trasformazione prodotti agricoli, 360 metri cubi di cui 254 in deroga, investimento da 200mila euro, 2 posti di lavoro); Natalina Di Bella (struttura per attività medico-sanitarie, 640 metri cubi di cui 596 in deroga, investimento da 470mila euro, 8 posti di lavoro); Sebastiano Salimbeni (struttura turistico-ricettiva e aree attrezzate per lo svago e il tempo libero, 3.000 metri cubi di cui 2.550 in deroga, investimento da 600mila euro, 40 posti letto e 5 posti di lavoro); Sebastiano Salimbeni (strutture in acciaio e c.a. e sistemazione aree esterne per attività produttive, 2.475 metri cubi di cui 2.400 in deroga, investimento da 200mila euro, 3 posti di lavoro); Carmela Caterina Cannizzaro (struttura ricettiva-assistenza anziani, 2.000 metri cubi di cui 1.730 in deroga, investimento da 780mila euro, 20 posti letto e 3 posti di lavoro); Mauro Barbuto (struttura ricettiva, 2.000 metri cubi tutti in deroga, investimento da 830mila euro, 25 posti letto e 4 posti di lavoro); Francesco G. Spadaro (struttura ricettiva, 1.500 metri cubi tutti in deroga, investimento da 590mila euro, 20 posti letto e 2 posti di lavoro); Giovanni Puglia (struttura ricettiva, 2.000 metri cubi tutti in deroga, investimento da 640mila euro, 25 posti letto e 3 posti di lavoro); Parifla Sas di Flavia Famulari (ampliamento locali commerciali, 480 metri cubi tutti in deroga, investimento da 160mila euro, 3 posti di lavoro); Alfaro Srl, (ampliamento locali, 540 metri cubi tutti in deroga, investimento da 180mila euro, 3 posti di lavoro); Rita Caterina Spadaro (attività turistico-ricettiva, 779 metri cubi di cui 771 in deroga, investimento da 300mila euro, 12 posti letto, 2 posti di lavoro), Paolo Chillemi (attività produttiva-artigianale, 490 metri cubi di cui 400 in deroga, investimento da 220mila euro, 2 posti di lavoro), Marcello Suni (attività produttiva-artigianale, 600 metri cubi di cui 480 in deroga, investimento da 300mila euro, 2 posti di lavoro). La volumetria totale da realizzarsi è pari a 17mila 364 mc, di cui 16mila 151 in deroga. Gli investimenti ammontano complessivamente a 5 milioni 770mila euro e il Comune ricaverebbe come contributo di vivibilità un importo pari a 306mila 863 euro, somma, dunque, ben lontana dai 10 milioni di euro necessari per costruire le fognature e adeguare il depuratore. Alberghi e insediamenti produttivi, dunque, che sorgerebbero senza le infrastrutture necessarie come le fognature e ciò non farebbe altro che sovraccaricare le reti di smaltimento e il depuratore, visto che l'importo ricavato dal contributo di vivibilità consentirebbe di realizzare qualche centinatio di metri di condotta in un paese l'80% del territorio ne è scoperto. A garanzia dell’adempimento degli obblighi assunti, il Comune richiederà adesso ai privati una fideiussione del 2% dell’importo dell’investimento ed entro il 16 giugno bisognerà presentare le polizze fideiussorie e sottoscrivere la convenzione con il Comune. Il Comune inizierà a chiedere il pagamento del contributo di scopo solo quando il Prg avrà tutte le approvazioni: se nel frattempo il privato si tirerà indietro, l'Ente incamererà la fideiussione. L’Amministrazione ha previsto per il 23 giugno, se il governo uscente verrà riconfermato alle urne, una riunione del Consiglio comunale per la presa d’atto conclusiva degli investimenti proposti.