Sabato 02 Agosto 2025
Sabato 2 agosto l'anniversario della strage del 1980 con la 20esima edizione dell'evento


"Premio Zappalà", a Santa Teresa il ricordo di Onofrio con Ciotti, Arcidiacono e Borrometi

di Redazione | ieri | ATTUALITÀ

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Gli ospiti di quest'anno: Ciotti, Arcidiacono e Borrometi

Come avviene ormai dal 2005, l’associazione “Amici di Onofrio Zappalà” rievocherà sabato la strage di Bologna del 2 agosto 1980, nella quale perse la vita il 27enne di Sant’Alessio Siculo, organizzando nel 45esimo anniversario la 20esima edizione del “Premio Zappalà-Incontro alla vita”, che anche quest'anno ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Sabato 2 agosto, giorno dell’anniversario, si partirà alle 18 con la visita alla tomba di Onofrio al cimitero di Sant’Alessio Siculo, con la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba di Onofrio Zappalà, seguita alle 19 dalla celebrazione della santa messa nella chiesa parrocchiale, che sarà officiata da don Luigi Ciotti. Alle 21, nel giardino Unità d’Italia di Villa Crisafulli-Ragno, a Santa Teresa di Riva, la serata del “Premio Zappalà 2025” per ricordare e non dimenticare, patrocinata dall'Amministrazione comunale, con ospiti lo stesso don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ospitato già nel 2006 e nel 2015; Paolo Borrometi, giornalista e scrittore antimafia e il colonnello Lucio Arcidiacono, comandante provinciale dei Carabinieri di Messina, capo del primo reparto investigativo del Ros dei Carabinieri quando è stato arrestato Matteo Messina Denaro. Ad arricchire ancora la serata vi sarà la consegna di due borse di studio destinate agli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di Santa Teresa di Riva. «Un impegno che come sempre mettiamo in campo - commentano Antonello D’Arrigo e Natale Caminiti, presidente e vicepresidente dell’associazione - per offrire a coloro che avranno la bontà di ascoltarci il frutto di un anno di lavoro e dedizione a quella che ormai definiamo la nostra missione, quella di fare memoria storica e memoria sociale offrendo a giovani e società civile un modo coerente, responsabile e civile di vivere la propria esistenza nel rispetto di se stessi e della società che ci accoglie».

Il ricordo dell’Anpi
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Il ricordo di Onofrio Zappalà non si spegne, a 45 anni dalla strage fascista della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone - ricorda il Comitato provinciale di Messina dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia - l’Anpi di Messina partecipa a tutte le iniziative previste il 2 agosto 2025 dall’Associazione “Amici di Onofrio Zappalà”, insieme a don Luigi Ciotti, al giornalista Paolo Borrometi e al colonnello Lucio Arcidiacono, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri. Oggi, dopo anni di indagini, processi difficilissimi intralciati anche da continui depistaggi, si conoscono nomi e cognomi degli assassini. La Cassazione chiude la partita degli esecutori, confermando la matrice fascista. Memoria storica e memoria sociale: sono questi gli assi che consentono di difendere la democrazia nel nostro Paese, e l’Anpi vi dedica sforzi ed energie. Ed anche una lacrima per la giovane vita del nostro conterraneo Onofrio Zappalà, che a 29 anni, da due mesi, aveva vinto il concorso in Ferrovia e quel giorno maledetto si trovava al binario 1 della stazione di Bologna. Il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare la sua fidanzata danese Ingeborg, conosciuta e amata sulla spiaggia di S. Alessio Siculo. I terroristi neri spezzarono, da criminali inumani, vita e speranze di futuro di Onofrio e di altre 84 persone, ispirati ai progetti eversivi della loggia segreta P2 di Gelli e di quanti pensavano di spezzare la democrazia italiana. La massima vigilanza democratica è sempre necessaria e a questo richiama l’Anpi».


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