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Porta a porta S. Teresa, mancano 10mila bidoni: aumentano i costi per il Comune
di Andrea Rifatto | 18/07/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/07/2016 | ATTUALITÀ
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Servono 8.713 contenitori da 30 l e 1.409 da 10 l
Carenza di bidoni per la raccolta differenziata porta a porta a S. Teresa di Riva. A due mesi dall’avvio del nuovo sistema di gestione dei rifiuti è emerso come i contenitori forniti dalla ditta che gestisce i servizi ambientali dell’Ambito di raccolta ottimale comunale non siano sufficienti a soddisfare tutte le esigenze, in particolare delle utenze domestiche. Il Piano di intervento dell’Aro, infatti, è stato approvato tenendo conto del piano tariffario del 2013, in cui le utenze abitative erano 5.626. Dall’analisi propedeutica alla creazione della banca dati unica comunale Tarsu-Tares è emerso invece che il 47% delle famiglie monocomponente non erano iscritte a ruolo e ciò ha portato a scovare altre 1.221 unità che hanno fatto salire a 6.847 le utenze da tenere in considerazione, mentre per le utenze non domestiche si è avuto in incremento di 342 unità. Ciò ha fatto saltare i progetti dell’associazione temporanea di imprese Onofaro-Multiecoplast-Caruter, che si è aggiudicata per sette anni il servizio di spazzamento stradale, raccolta e trasporto a smaltimento dei rifiuti urbani per l’importo di 6.599.312,55 euro, oltre Iva e oneri sicurezza. L’offerta prevedeva infatti la fornitura di 25.123 mastelli da 30 litri per il conferimento domestico di carta, vetro, plastica e lattine, umido e secco e di 5.231 da 10 litri (sottolavello per umido). I nuovi calcoli, invece, hanno fatto riscontrare come ne siano necessari rispettivamente 33.836 e 6.640: servono quindi altri 8.713 contenitori da 30 litri e 1.409 da 10 litri. Meno critica la situazione per le utenze non domestiche, per le quali mancano all’appello 300 bidoni carrellati e cassonetti: 159 da 10 litri, 11 da 360 litri, 41 da 660 litri e 90 da 1.100 litri, mentre sono stati forniti 243 contenitori in più da 240 litri rispetto alle esigenze. Complessivamente, dunque, il Comune dovrà far acquistare altri 10.423 contenitori da distribuire a famiglie e attività commerciali in modo da mettere tutti nelle condizioni di poter fare la raccolta differenziata porta a porta. Per far fronte alle nuove necessità emerse nelle ultime settimane il direttore dell’Area Gestione e Pianificazione del territorio, il geometra Francesco Pagano, ha affidato alla ditta l’incarico per la fornitura degli oltre 10mila contenitori mancanti, che costerà in totale 82mila 926 euro, a cui si aggiungono 18mila 079 euro per il pagamento dei 243 contenitori acquistati in più. Il Comune ha dunque impegnato complessivamente la somma di 101mila 169 euro, che verrà liquidata nei sette anni in aggiunta alle spettanze dovuta secondo il contratto d’appalto. Nei giorni scorsi il sindaco Cateno De Luca ha reso noto che circa 1/3 delle utenze domestiche non ha ancora ritirato il kit per la differenziata, annunciando che dal primo agosto scatteranno multe e denunce per quanti non provvederanno a farlo. Nel frattempo è stato attivato il secondo passaggio settimanale (il lunedì) per la raccolta di plastica e lattine per le utenze domestiche e non domestiche: il servizio proseguirà fino al 29 agosto e comporterà una maggiore spesa di 9mila 710 euro. Il terzo passaggio per il prelievo dell'umido (fino al 15 settembre) costerà invece 27mila 479 euro.