Ponte Agrò, completate le pile e le spalle: ecco quando termineranno i lavori - VIDEO
di Redazione | 31/10/2025 | ATTUALITÀ
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Lo stato attuale dei lavori
Completata la costruzione delle sottostrutture (pile e spalle) destinate ad accogliere il nuovo impalcato metallico del ponte Agrò, situato al km 35 della Strada statale 114 “Orientale Sicula”, tra i comuni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo. Lo rende noto Anas, spiegando che nei mesi scorsi sono state ricostruite le opere in cemento armato che costituiscono le spalle e le pile del ponte e attualmente sono in corso le lavorazioni relative alla realizzazione dell’impalcato metallico. Le opere sono state consegnate il 31 agosto 2023 all’impresa “Cosedil Spa” di Santa Venerina, che ha aperto il cantiere ad ottobre avviando l’abbattimento degli impalcati e delle pile, concluso ad aprile 2024: oggi l’avanzamento dei lavori ha raggiunto il 40,91% dell’importo contrattuale, pari a 9,1 milioni di euro, e procede in linea con il cronoprogramma stabilito, che prevede il completamento delle opere per il 10 ottobre 2026. Anas conferma infatti che il viadotto verrà ultimato e aperto al transito entro ottobre del prossimo anno. Dopo la demolizione dell’intera struttura, la ricostruzione delle pile e delle spalle in cemento armato, si sta ora procedendo al montaggio del nuovo impalcato, realizzato con struttura mista acciaio-calcestruzzo. Il nuovo ponte sarà composto da nove campate, mantenendo la lunghezza complessiva originaria di circa 300 metri, con cinque campate centrali da 45,70 metri e tre campate (due lato Messina e una lato Catania) da 22,85 metri: la carreggiata sarà allargata fino a 16,10 metri, con due corsie da 3,75 metri ciascuna, due banchine da 1,50 metri, un marciapiede lato mare largo 3,20 metri e una pista ciclabile sul lato ferrovia larga 2,40 metri. Il precedente ponte Agrò era composto da 13 campate in calcestruzzo armato precompresso post-teso, per una lunghezza complessiva di circa 300 metri, e causa del rilevante stato di degrado delle strutture, si è reso necessario procedere alla completa demolizione e ricostruzione dell’opera, con l’obiettivo di adeguarla alle Norme tecniche per le costruzioni del 2018 in materia di sicurezza sismica e statica.












