Lunedì 29 Dicembre 2025
Approvato il Previsionale della partecipata creata per la gestione degli immobili comunali


Patrimonio Taormina, il primo bilancio passa in aula ma non convince le opposizioni

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Sindaco e organi della Patrimonio

Via libera dal Consiglio comunale anche al bilancio di previsione 2026-2028 della Patrimonio Taormina, creata per gestire gli immobili comunali. Il documento, discusso e approvato dal presidente Massimo Brocato, dai membri del Consiglio di amministrazione Gaetano Picciolo e Alessia De Francesco e  dal direttore generale Salvo Puccio, prevede costi e ricavi per 728.976 euro nel 2026, 922.305 euro nel 2027 e 966.363 euro nel 2028. L’aula ha dato l’ok con sette voti favorevoli della maggioranza (assenti Claudio Giardina, Salvo Brocato e Gaetano Campisi) e quattro contrari della minoranza (assenti Andrea Carpita e Maria Rita Sabato). Il gruppo di opposizione “Rinascimento Taormina” ha contestato l’assenza di documenti e il mancato rispetto di alcuni obblighi. «Questo bilancio è carente sotto il profilo normativo, programmatorio e funzionale - hanno sottolineato i consiglieri Luca Manuli e Nunzio Corvaia - la proposta non rispetta quanto previsto dall’articolo 114 del Tuel, dagli articoli 27 e 29 dello Statuto dell’azienda speciale, nè dal Piano Programma approvato all’atto della costituzione e dall’art. 4 del Contratto di Servizio. Mancano documenti fondamentali quali il Piano Programma aggiornato, le linee gestionali, gli indicatori di performance, la programmazione degli investimenti e il fabbisogno del personale, elementi indispensabili per garantire trasparenza, controllo analogo e capacita di monitoraggio». 

Secondo i due consiglieri nel verbale del Consiglio di Amministrazione si afferma che il bilancio definisce obiettivi strategici, sostenibilità delte attività ed evoluzione organizzativa della Patrimonio Taormina, elementi che non possono essere desunti da una mera tabella economico-finanziaria e nello stesso verbale si fa riferimento a documentazione (Piano Programma, prospetti di costo, fabbisogno del personale e programmazione degli investimenti) che però non è allegata agli atti sottoposti al Consiglio. «A fronte di un incremento molto rilevante delle risorse destinate alla partecipata, da 3,5 milioni di euro nel 2024 a 14,5 milioni di euro nel 2026 - hanno rilevato Manuli e Corvaia motivando il loro voto contrario - risulta ancora più necessario un quadro programmatorio chiaro, coerente e verificabile, che consenta al Consiglio comunale di esercitare in modo pieno e consapevole le proprie funzioni di indirizzo e controllo».


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