Patrimonio e Fondazione Taormina, De Luca piazza i fedelissimi: Brocato "esce" e rientra
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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De Luca con i componenti e i revisori
Una gestirà i numerosi beni immobili del Comune, l’altra valorizzerà l’immagine della città, promuoverà il turismo e organizzerà eventi, ottenendo anche il 25% degli introiti dell’imposta di soggiorno. Palazzo dei Giurati ufficializza le nomine di altre due partecipate, Patrimonio Taormina e Fondazione Taormina, che governeranno settori nevralgici della città. E al loro vertice, non è un caso, il sindaco Cateno De Luca ha voluto due fedelissimi collaboratori. Martedì il primo cittadino ha firmato quattro decreti di nomina, i cui contenuti erano stati anticipati già lunedì sera nel corso di una presentazione che ha condotto in diretta social dall’aula consiliare. Per la Patrimonio Taormina sono arrivate 20 istanze (una fuori termine) ma il designato alla presidenza era già Massimo Brocato, esperto di De Luca e “sindaco ombra” sin al 2023, che poco prima dell’istruttoria condotta dal segretario comunale si è dimesso dalla carica di esperto per evitare incompatibilità ma continuerà a rimanere a Palazzo dei Giurati, dove ha sede la Patrimonio Taormina; al suo fianco la taorminese Alessia De Francesco (candidata nel 2023 nella lista civetta “Tao una marcia in più” di Alessandro De Leo) e il messinese Gaetano Picciolo (il fratello Pietro è consigliere di amministrazione di Asm Taormina); per i revisori dei conti sono arrivate 30 domande e sono stati nominati il catanese Paolo Bonaccorso come presidente e come membri la messinese Maria Eugenia Orlando (in passato presidente del Collegio dei sindaci dell’Atm di Messina) e Michele Anastasi di Venetico, già scelto nei giorni scorsi come revisore supplente della Taormina Social City; supplenti Nicoletta Corea e Fabrizio Caminiti. Per la Fondazione Taormina (18 le istanze presentate, una fuori termine) il ruolo di presidente spetta al sindaco, che però ha deciso di delegare al suo posto la giornalista Valeria Brancato, sua storica addetta stampa, designando come componenti del Comune l’event manager taorminese Laura Gullotta (candidata nel 2023 nella lista di De Leo) e il giardinese Vincenzo Lombardo, tesoriere e segretario del Comitato Sud chiama Nord di Giardini Naxos e compagno di Conservatorio del sindaco. Revisori dei conti (28 le domande protocollate) sono il santateresino Cosimo Carmelo Scarcella (presidente), la messinese Nicoletta Corea e il taorminese Fabrizio Caminiti; supplenti Maria Eugenia Orlando e Michele Anastasi. «Con le partecipate, che saranno sotto il controllo del Consiglio comunale, usciamo dal dissesto funzionale in cui la città si trova da 30 anni - ha detto Cateno De Luca - Taormina può diventare modello di gestione dei servizi urbani da prendere a riferimento. Sulla Fondazione Taormina, però, l’ultima parola spetta alla Regione, che ha già chiesto al Comune di cambiare denominazione vista la similitudine con la Fondazione Taormina Arte Sicilia e dovrà poi decidere se procedere o meno all’iscrizione nel registro delle persone giuridiche della Segreteria generale. «La nostra si chiama Fondazione Taormina, punto e basta - il pensiero del sindaco - siamo noi i soggetti legittimati a usare questa denominazione. Tiro dritto, eventualmente affronteremo l’argomento nelle sedi opportune».