Giovedì 20 Novembre 2025
Il caso discusso nel Consiglio aperto. L'ultima parola spetterà all'Autorità di Bacino


Passerella Nizza-Alì Terme: c'è l'accordo tra Comuni, Rfi e Consorzio Me-Ct per salvarla

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Il Consiglio aperto di Nizza di Sicilia

Mostrano fiducia nella riapertura della passerella sommergibile sul torrente Fiumedinisi le amministrazioni comunali di Nizza di Sicilia e Alì Terme, dopo la chiusura dell’attraversamento decisa venerdì scorso da Anas. Se n’è discusso ieri sera nel corso della seduta aperta del Consiglio comunale nizzardo, dove è stato annunciato che è già stato redatto un protocollo di intesa tra i due Comuni, Rfi ed il Consorzio Messina-Catania Lotto Nord per la manutenzione e vigilanza della passerella, al fine di mantenerla aperta. «È successo qualcosa di anomalo - ha esordito il sindaco nizzardo, Natale Briguglio -  già a maggio si era deciso che i Comuni avrebbero assunto la titolarità della passerella al posto di Anas e che l’opera sarebbe stata demolita al termine dei lavori del raddoppio ferroviario, così come ribadito anche a luglio, ma è sorto un cortocircuito istituzionale tra Anas e Autorità di Bacino, che non hanno dialogato tra loro. Così a farne le spese sono stati i cittadini, perchè la bretella ha assunto ormai un’importante funzione sociale di collegamento tra i due paesi, oltre che una alternativa alla Statale 114 per snellire il traffico. Lasciare chiusa la passerella significherebbe far transitare i camion che provengono da Alì Terme nel pieno centro abitato di Nizza, con evidenti difficoltà di manovra e a ridosso di infrastrutture sensibili come scuola materna e attività commerciali - ha sottolineato il primo cittadino - e in questi giorni abbiamo chiesto al Consorzio Messina-Catania Lotto Nord di non fare circolare i mezzi pesanti nel centro urbano di Nizza per evitare criticità e fin quando non sarà raggiunto un accordo per la bretella in paese non avverrà alcun transito». Il sindaco di Nizza ha auspicato che la vicenda possa sbloccarsi in 7-10 giorni e si possa arrivare alla riapertura della passerella, con la firma del protocollo di intesa già nella giornata di domani e l’invio dell’atto all’Autorità di Bacino, ente al quale spetta l'ultima parola e che dovrebbe revocare il provvedimento che impone ad Anas di demolire l’infrastruttura.

Cosa prevede il protocollo di intesa
Con il documento i Comuni di Ali Terme e Nizza di Sicilia si impegnano ad occuparsi congiuntamente della gestione della passerella sommergibile, in particolare gestendo tutto ciò che concerne la manutenzione ordinaria e la pulizia del piano viario, la segnaletica verticale ed orizzontale e la regolamentazione del traffico. I due Enti sono anche responsabili della vigilanza con l’impegno a disporne l’immediata interdizione al transito sia pedonale che veicolare, tramite il proprio personale, in caso di eventi meteo avversi o comunque in ogni circostanza che possa arrecare pregiudizio alla sicurezza ed alla pubblica incolumità. Rfi e il Consorzio Messina-Catania Lotto Nord si impegnano ad effettuare, tramite propri mezzi e personale, senza alcun onere a carico dei Comuni, i lavori di pulizia e manutenzione del sottostante alveo torrentizio, compresi i tratti immediatamente a monte ed a valle della passerella: in particolare dovranno effettuare i lavori di manutenzione, anche mediante risagomatura dell’asta torrentizia e svuotamento delle canne della passerella sommergibile al fine di garantire il corretto deflusso delle acque. Gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti almeno una volta l’anno nel periodo estivo e comunque entro il 31 agosto prima dell’inizio della stagione delle piogge. Inoltre, su richiesta dei Comuni di Alì Terme e Nizza di Sicilia, gli interventi dovranno essere realizzati anche durante il resto dell’anno, ogni qualvolta a causa di piene o eventi eccezionali, si renda necessario ripristinare la corretta funzionalità idraulica del tratto torrentizio interessato. L’efficacia del protocollo è però subordinata all’effettivo trasferimento della titolarità della passerella da Anas ai Comuni e la sua stessa validità è subordinata all’effettiva autorizzazione da parte dell’Autorità di Bacino al mantenimento della passerella con conseguente revoca della demolizione.

La discussione in aula
Dopo l’introduzione del presidente del Consiglio comunale di Nizza, Gaetano Scarcella, che ha ricostruito la cronistoria degli eventi, il sindaco Natale Briguglio ha evidenziato anche come il nuovo ponte sulla Statale 114 presenti criticità come l’assenza di illuminazione e marciapiede (per Anas i pedoni possono comunque transitare sulla banchina) e ha annunciato di voler chiedere a Rfi la possibilità di avere come opera compensativa un ponte stabile tra le due comunità al posto dell’attuale bretella. Alla seduta erano presenti anche i presidenti dei Consigli comunali di Alì Terme e Fiumedinisi, Nino Muscarello e Nunzia Cascio: «Sono stato il primo a lanciare l’iniziativa per non demolire la passerella e anche Nizza si è unita - ha ricordato Muscarello - i nostri territori meriterebbero molto di più ma i comuni sono spesso costretti a subire ed è assurda la nota dell’Autorità di Bacino che dopo otto anni si accorge che c’è un pericolo per l’incolumità nel mantenere la passerella. Le imprese impegnate nel raddoppio ferroviario hanno tutto l’interesse ad utilizzarla e qualora l’accordo non dovesse andare a buon fine, potremmo decidere di passare ad azioni più eclatanti». Dal pubblico sono intervenuti l’ex sindaco Piero Briguglio, che ha invitato il Consiglio comunale a dare risposte certe ai cittadini, e Franco Parisi, che ha sottolineato l’importanza di fare squadra tra amministratori e cittadini per evitare che il paese venga attraversato dai camion. Alla seduta era presente anche Alessio La Falce, general manager della società Rapid Trasporti impegnata nei cantieri del doppio binario, che ha condiviso la linea delle amministrazioni comunali sulle problematiche che sorgerebbero con la passerella chiusa e i mezzi pesanti nel centro abitato di Nizza.


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