Parte dell'archivio di Quasimodo a Roccalumera: accordo tra Città metropolitana e Comune
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Campagna, Basile e Lombardo
Parte dell’archivio di Salvatore Quasimodo, di proprietà della Città metropolitana di Messina, sarà trasferito a Roccalumera, città dove il premio Nobel è cresciuto. È quanto prevede un protocollo di intesa sottoscritto dal sindaco metropolitano Federico Basile e dal sindaco di Roccalumera Giuseppe Lombardo, alla presenza del direttore generale della Città metropolitana Giuseppe Campagna, che prevede il trasferimento di una parte dell’archivio del poeta (una selezione di documenti, libri, cimeli, ecc.) tratti dall’Archivio Quasimodo dall’ente metropolitano all’Antica Filanda di Roccalumera, luogo fortemente simbolico per la storia della comunità jonica. L’intesa, della durata di cinque anni e rinnovabile, mantiene la titolarità dell’archivio alla Città metropolitana di Messina, mentre sarà il Comune di Roccalumera a farsi carico della custodia e della valorizzazione dei materiali, garantire conservazione e sicurezza, favorire e promuovere la più ampia fruizione pubblica della collezione da parte di cittadini, studiosi e turisti e collaborare con la Città metropolitana per l’organizzazione di eventi culturali, mostre temporanee e iniziative didattiche legate all’Archivio Quasimodo. In programma, infatti, vi sono esposizioni a rotazione, mostre tematiche ed eventi culturali destinati a rafforzare il legame tra il territorio e la figura del poeta, nato a Modica ma cresciuto proprio a Roccalumera, dove la famiglia si trasferì pochi giorni dopo la sua nascita. La scelta di collocare i documenti, i libri e i cimeli nell’Antica Filanda rientra in una più ampia strategia di promozione dei beni culturali, con l’obiettivo di ampliare la fruizione pubblica e creare un polo museale capace di attrarre turismo culturale e generare nuove opportunità di crescita per il territorio. Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti istituzionali dopo la firma del documento, che mira anche a supportare ed incentivare la nascita di musei ed aree espositive nelle aree territoriali metropolitane. «Con questo accordo – ha dichiarato Basile – rafforziamo la missione della Città metropolitana di rendere il patrimonio culturale sempre più vicino a cittadini e visitatori. Quasimodo è un simbolo universale e la sua eredità deve essere conosciuta e condivisa». Per Lombardo si tratta di «un momento di grande orgoglio per la comunità di Roccalumera, che custodisce le radici familiari e affettive del poeta. Accogliere parte del suo archivio significa restituire al territorio un pezzo importante della sua storia». Infine, Campagna ha sottolineato come «la collaborazione tra istituzioni sia la chiave per valorizzare al meglio il patrimonio culturale. L’archivio offrirà nuove prospettive di studio e di fruizione, avvicinando Quasimodo alle nuove generazioni». Con questa intesa, Messina e Roccalumera si candidano a diventare un punto di riferimento nazionale per la memoria e la diffusione dell’opera di uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, coniugando tutela, innovazione e promozione culturale.