Parco fluviale dell’Alcantara, Carmelo Calabrò è il nuovo presidente scelto dalla Regione
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Il fiume Alcantara e il presidente Calabrò
A distanza di quasi tre anni, il Parco fluviale dell’Alcantara torna ad avere un presidente. La giunta regionale ha infatti nominato al vertice Carmelo Calabrò, noto esponente politico della vallata, che prende così il posto di Santi Trovato, commissario straordinario dal gennaio 2023 dopo la revoca dell’incarico all’ultimo presidente, Renato Fichera, nominato nel 2021 dal precedente governo. Nella “spartizione politica” dei quattro Parchi siciliani, il Parco dell’Alcantara è stato assegnato a Grande Sicilia, il movimento politico di Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla e Gianfranco Miccichè, e il nome indicato al governo Schifani, in particolare all’assessora al Territorio e all’Ambiente Giusy Savarino, è stato quello di Calabrò, vicino a Lombardo. Il veterinario, 70 anni, ex direttore del Dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp di Messina, è stato consigliere e assessore comunale a Graniti dal 1987 al 1994, sindaco dal 1994 al 1996 e consigliere provinciale dal 1999 al 2003; inoltre è stato candidato alle elezioni regionali del 2012 nella lista Grande Sud di Miccichè. Carmelo Calabrò andrà così ad affiancare il direttore reggente Valentina Tamburino, nominata a maggio 2023 nelle more dell'espletamento delle procedure concorsuali per il conferimento dell'incarico a tempo determinato di direttore dell'Ente, tramite concorso esterno. Istituito nel 2001 per tutelare un habitat raro e delicato che si estende per quasi 2.000 ettari, con un'asta fluviale lunga circa 50 km dalle sorgenti alla foce, il Parco fluviale dell’Alcantara abbraccia 12 comuni a cavallo tra le aree metropolitane di Messina (Taormina, Giardini Naxos, Gaggi, Graniti, Motta Camastra, Francavilla di Sicilia, Mojo Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone) e Catania (Castiglione di Sicilia, Calatabiano e Randazzo). «I nuovi presidenti dei quattro Parchi regionali sono persone che si distinguono per competenza ed esperienza anche negli enti locali - il commento dell’assessora Savarino - questi nuovi vertici, assieme alla nuova norma che prevede l'istituzione dell'albo dei direttori, consentiranno di dare una governance stabile e autorevole. I Parchi - ha aggiunto - sono un investimento importante così come le riserve, su cui stiamo puntando costantemente per intercettare sempre di più quel “turismo lento” che privilegia la qualità, la sostenibilità, l'esperienza autentica attraverso il contatto con la cultura locale».