Padre Sentimentale si insedia a S. Teresa. Progetto del vescovo per una "grande comunità"
di Andrea Rifatto | 04/03/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/03/2018 | ATTUALITÀ
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Don Ettore sull'altare con il vescovo e il diacono
Una “rivoluzione presbiteriale” per creare un’unica grande comunità che sia un modello anche per il resto della Diocesi, superando i confini parrocchiali per avere un territorio omogeneo capace di crescere nella fede. È il progetto annunciato ieri sera dall’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, all’insediamento del nuovo parroco del santuario Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva, padre Ettore Sentimentale. Mons. Accolla, che ha presieduto la cerimonia religiosa, ha spiegato a grandi linee quelle che sono le sue intenzioni per avere un unico “presbiterio che sa pregare, condividere e servire”. “Avremo modo di organizzare iniziative con gli altri due parroci del paese (padre Agostino Giacalone, parroco di Santa Maria di Portosalvo e don Francesco Broccio della Sacra Famiglia) per raggiungere una unità presbiteriale – ha spiegato – alcune cose verranno proposte, altre imposte, per l’unità della Chiesa. Dobbiamo avere un presbiterio che sappia crescere, non perché adesso c’è una situazione triste ma perché è bene avere un territorio omogeneo che deve vivere nella preghiera e nella condivisione dei momenti. Chiederò ai tre parroci sacrifici a non finire, perché tutti devono vedere che c’è una comunità no che risorge, perché non è morta, ma che deve essere ancora più fedele” – ha proseguito il vescovo, annunciando poi l’arrivo a S. Teresa di altri sacerdoti e diaconi dopo le prossime ordinazioni. Un progetto assolutamente inedito che punta quindi a una condivisione dei percorsi pastorali tra le tre parrocchie e che potrebbe comprendere in futuro anche nuove guide a capo delle singole realtà parrocchiali. “Mi affido al Signore affinché possa completare il mio progetto già in buona parte delineato” – ha aggiunto monsignor Accolla. Al termine della celebrazione padre Sentimentale ha spiegato come “l’arcivescovo ha semplicemente detto che S. Teresa deve riscoprire la propria vocazione a cominciare dalla comunione tra i preti nella realtà ecclesiale, per pensare ad avere un respiro più ampio e non curare solo il proprio orticello. Per come è configurata S. Teresa, anche sotto il profilo geografico e commerciale – ha evidenziato – è un territorio omogeneo. Mi trovo qui adesso in questa bella realtà a condividere un cammino di fede ed è questo quello che farò”. La prossima settimana i tre parroci si rivedranno con il vescovo Accolla pr concordare come muoversi, pensando soprattutto a salvare le individualità e le peculiarità di ogni comunità parrocchiale. L’insediamento nel santuario dedicato alla patrona, la Madonna del Carmelo, ha ufficialmente consegnato per nove anni la titolarità della parrocchia a padre Ettore Sentimentale, 61 anni il prossimo 15 maggio, vicario episcopale per la zona jonica giunto dalla parrocchia San Giacomo Maggiore di Messina al posto di padre Fabrizio Subba, trasferito a Torregrotta. Ad accoglierlo una chiesa inizialmente non gremita che via via si è riempita con l’arrivo dei fedeli di Bucalo e del resto del paese, oltre ai quali erano presenti circa 40 parrocchiani di San Giacomo. Testimoni dell’insediamento sono state Rita Scarcella e Domenica Osanna Rifatto, che hanno apposto la loro firma sull’atto ufficiale. Diversi i sacerdoti che hanno concelebrato la funzione: oltre ai due parroci di S. Teresa Giacalone e Broccio erano presenti il vicario generale Cesare Di Pietro, i sacerdoti di Misserio, Sant’Alessio-Forza d’Agrò, Scifì, Limina, Antillo, il diacono Francesco Giacobbe, che ultimerà a S. Teresa la sua preparazione all’ordinazione presbiterale, il cappellano della Casa circondariale di Messina don Salvatore Alessandrà, che ha “traghettato” la parrocchia negli ultimi 20 giorni fino alla nomina della nuova guida. Un periodo in cui vi sono state aspre polemiche per la decisione di monsignor Accolla di trasferire padre Subba a poco più di tre anni e tre mesi dal suo arrivo. “A nome mio personale e della comunità santateresina – ha detto padre Alessandrà rivolgendosi all’arcivescovo – le dico: per favore, per carità, ci scusi per qualche incomprensione e per il modo di esprimersi di alcuni nel recente passato. Ci scusi e ci perdoni. Ma lei lo ha già fatto”. Durante l’omelia Giovanni Accolla ha fatto un breve passaggio su quelle che sono state le discussioni delle scorse settimane: “Non sono stato turbato ma determinato, ho ricevuto anche insulti ma cosa potevo fare? Mettermi a piangere? La Chiesa è legata alla successione, i vescovi, anche quando sbagliano o indovinano, sono i successori degli apostoli. Non facciamoci coinvolgere da gelosie, invidie e rancori. Il mio augurio va a tutta la comunità di S. Teresa affinché possa sempre crescere”. Breve l’intervento del nuovo parroco dinanzi ai fedeli: “Quando il 12 gennaio lei mi annunciò la sua decisione ho detto sì e mentre preparavo il trasferimento qui a S. Teresa ho trovato uno scritto intercorso tra me e mia madre, in cui lei mi diceva che so perdonare anche chi mi fa del male e dimentico con facilità, anzi prego per queste persone”. Parole, ha spiegato al termine della funzione don Ettore, riferite a quanto detto e scritto prima del suo arrivo: “Si può anche dissentire sulle scelte ma gli insulti gratuiti e le minacce velate no, anche io in passato ho preso le distanze dal vescovo del tempo ma non mi sono messo a fare la guerra perché si doveva fare come dicevo io, ho scritto ciò che pensavo e ci ho messo sempre la faccia firmando tutto”. All’insediamento erano presenti il sindaco Danilo Lo Giudice il vicesindaco Annalisa Miano e l’assessore Domenico Trimarchi: “Un caloroso saluto al nostro concittadino (padre Sentimentale è residente a S. Teresa, ndc) – ha detto Lo Giudice – avrà sempre ampia collaborazione da parte mia e di tutta amministrazione ma sono convinto che la avrà anche dalla comunità. Gli ultimi anni sono stati particolari per noi, con momenti difficili che la comunità ha saputo reagire e superare. Avremo modo nei mesi prossimi di avviare iniziative insieme e intanto affido il suo percorso alla Madonna del Carmelo, patrona della città”. L’Amministrazione aveva concordato con padre Ettore di donare una torta di benvenuto al nuovo parroco ma il vescovo ha chiesto ieri di evitare visto il clima degli ultimi giorni. A dare il benvenuto a padre Sentimentale c’era anche il comandante della Stazione dei Carabinieri, il luogotenente Maurizio La Monica.