Giovedì 01 Maggio 2025
Il gruppo "Rispetto Messina" rileva la violazione delle norme sulle Città metropolitane


Nuove partecipate tra Taormina e Messina: "Colpo di mano contro la legge e lo statuto"

di Redazione | 02/03/2025 | ATTUALITÀ

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De luca lavora ai documenti delle nuove partecipate

Anche da Messina viene contestata la volontà di Cateno De Luca di costituire le società partecipate, due delle quali (gestione patrimonio immobiliare e riscossione dei tributi) sono state annunciate come organismi da creare con la Città metropolitana e da far discutere entro marzo dal Consiglio metropolitano, che però a quella data non esisterà ancora visto che le elezioni di secondo livello sono fissate per il 27 aprile. Il gruppo di iniziativa e resistenza civica “Rispetto Messina” parla di «tentativi per svilire il ruolo del Consiglio metropolitano, visto che il sindaco di Taormina con l’avallo del sindaco metropolitano vorrebbe procedere alla costituzione, in tempi ristretti, e prima della “normalizzazione” degli organismi di gestione della Città metropolitana, di una serie di società partecipate di valenza “metropolitana”, e quindi di competenza non certo di un singolo Comune». Secondo il gruppo si tratta del tentativo di «un autentico “colpo di mano”, con un “disegno” che mira alla gestione di settori importanti di competenza di Palazzo dei Leoni e con cui si vorrebbe porre tutti gli altri Comuni di fronte al “fatto compiuto”, dinanzi al quale non ci sono state reazioni adeguate». “Rispetto Messina” parla di «ruolo “subordinato” del sindaco metropolitano, che dovrebbe sapere come tali iniziative siano in netto contrasto ed in violazione della legge regionale dell’1 aprile 2016 istitutiva delle Citta metropolitane, secondo la quale “gli Enti di area vasta non possono costituire nuove società partecipate se non quelle previste per legge regionale”, e dello stesso statuto dell’Ente che all’articolo 19, tra le attribuzioni del Consiglio metropolitano, prevede “l’approvazione e partecipazione ad istituti, associazioni, ed altre organizzazioni pubbliche o private”. 

Per il gruppo “Rispetto Messina” «è evidente come si sia di fronte ad un maldestro tentativo di far passare proposte che violano statuto e leggi vigenti prima dell’insediamento del Consiglio metropolitano, che svolge funzioni anche esecutive e deliberative in maniera autonoma, ma che in questi anni è stato rappresentato da “commissari” nominati dai vari governi regionali, per cui sarebbe auspicabile che tutto ciò venisse bloccato da una forte e responsabile reazione dei rappresentanti dei vari Comuni ed anche dai soggetti politici interessati alle future elezioni, che rischiano di essere estromessi che avranno una refluenza su tutto il vasto ed articolato territorio di quella che era, prima della avventata riforma, la Provincia regionale di Messina».


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