"Non riusciamo a vivere per colpa dei vicini": il grido d'aiuto di una famiglia esasperata
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Un appello rivolto anche al Comune
«Sono sconfortato perchè io e la mia famiglia viviamo da sei anni un disagio estremo, ma non mollo e voglio che chi di competenza intervenga una volta per tutte». A raccontarci questa storia è un cittadino di Santa Teresa di Riva, esasperato da una situazione igienico-sanitaria invivibile che continua a persistere nell’appartamento accanto al suo, nota in tutto il quartiere. «Il proprietario dall’alloggio è venuto a mancare circa sei anni fa - ci spiega - non ci sono eredi e nessuno ha reclamato l’appartamento: così le persone che stavano con il titolare se ne sono appropriate, rimanendo all’interno con una dozzina di gatti, due cani di taglia medio-grande e diversi uccelli. La situazione generale è sempre stata critica, con urine e feci lasciate al sole sul balcone e sul terrazzo adiacenti alla mia abitazione, così come lettiere e mangime, ma è divenuta insostenibile ai primi di agosto, quando il Comune ha interrotto la fornitura idrica probabilmente perchè nessuno pagava più la bolletta. Da lì in poi tutto è precipitato, anche perchè senza acqua è peggiorata la situazione igienica generale dell’alloggio e la coppia ha iniziato a recuperare l’acqua con delle taniche, ma non giornalmente». Odori nauseabondi a tutte le ore del giorno e della notte hanno iniziato a rendere infernale la vita dei vicini e così il capofamiglia si è recato più volte in municipio per parlare con gli amministratori comunali, ma senza ottenere risultati. Fin quando ha segnalato la vicenda in modo formale, tramite pec e raccomandata, all’Asp e al Comune, allegando anche le fotografie dei luoghi. «Dopo questa azione è stato eseguito un sopralluogo congiunto da Asp e Polizia locale - racconta il cittadino - e quella mattina, qualche ora prima, ho sentito i vicini affermare che dovevano far presto perchè stavano arrivando i controlli. Una volta concluso il sopralluogo, il personale intervenuto mi ha detto di aver trovato tutto lavato e pulito. Ciò mi ha lasciato perplesso, non capisco come sia possibile che siano stati avvisati, ma poco dopo gli odori sono tornati fortissimi, non possiamo tenere le porte aperte, e siamo stati anche minacciati dall’uomo che vive nell’alloggio e avendo due bambine piccole ho presentato denuncia i carabinieri». Lo sconforto è tanto per aver cercato aiuto nelle autorità senza ricevere risposte concrete: «Il sindaco è la massima autorità sanitaria locale e abbiamo fatto le dovute segnalazioni ma il risultato è stato un buco nell’acqua - commenta amaramente - e non ho avuto più risposte dal Comune. Non è un problema che può essere lasciato a noi vicini, ma va preso in considerazione e non può essere dimenticato. Ognuno sembra essersene lavato le mani, dovrebbe intervenire anche il Servizio Veterinario visto che il numero di animali rinchiusi in spazi ristretti senza uscire, oltre che i Servizi sociali per lo stato in cui vive questa coppia e le continue urla della donna. Invito chi di competenza ad agire - l’appello finale - perchè la situazione è ormai insostenibile».












