Lunedì 16 Giugno 2025
Il 31 luglio la chiusura della Cardiochirurgia pediatrica: i genitori chiedono certezze


"No alla mattanza politica": i Guerrieri del Ccpm in presidio permanente a Taormina

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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Il presidio permanente davanti l'ospedale

«No alla mattanza politica, è in gioco la nostra vita». Il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è ad un passo dalla chiusura, prevista il 31 luglio quando scadrà l’ultima proroga concessa alla convenzione con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma, e le famiglie dei piccoli pazienti pretendono risposte certe e concrete. Così da ieri mattina i “Guerrieri del Ccpm”, mamme e papà che hanno come riferimento vitale per i loro figli la struttura d’eccellenza dell’ospedale “San Vincenzo”, hanno allestito un presidio permanente davanti la struttura sanitaria di contrada Sirina e da lì non si muoveranno, dormendo anche in tenda, fin quando non riceveranno notizie sul futuro dell Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo. «Siamo stanchi di sentirci presi in giro, noi e i nostri figli - dicono - abbiamo bisogno della garanzia di poter continuare a ricevere le cure. Abbiamo ricevuto tante belle parole e promesse che non sono state ancora mantenute e l’unica certezza che abbiamo è che il 31 luglio chiuderà la Cardiochirurgia pediatrica. E cosa faremo? Noi non ci stiamo, non vogliamo finte promesse e diciamo basta con le passerelle e le prese in giro. Questo reparto serve a tutti e adesso vogliamo delle conferme. Rimarremo qui giorno e notte, vogliamo che il presidente della Regione siciliana chieda la deroga al decreto Balduzzi, non ci muoveremo da qui fin quando non avremo notizie in tal senso”. 

Striscioni e cartelloni affissi sulle porte dell’ospedale riportano gli articoli di stampa che ricordano le battaglie condotte dai genitori in questi anni: “Abbiamo preservato il Centro per tutti i piccoli e grandi pazienti affetti da cardiopatie congenite provenienti da Sicilia, Calabria e dai Paesi in via di sviluppo - sottolineano le famiglie - abbiamo ascoltato finte promesse provenienti da tutte le direzioni, senza avere in cambio una stabilità definitiva. Dal 2018 il Ccpm non è più nella rete ospedaliera siciliana e ciò mette a serio rischio la mission del reparto che, nonostante serie difficoltà, funziona. Basta fare scena: pretendiamo che le promesse fatte il 4 luglio 2024 dal presidente della Regione Renato Schifani e dal ministro della Salute Orazio Schillaci vengano onorate. Pretendiamo risposte e chiarezza sulla sorte del reparto, che deve rimanere esattamente così com’è». Le famiglie denunciano come ad oggi non esista una richiesta formale da parte della Regione siciliana per il mantenimento del reperto dí Cardiochirurgia pediatria a Taormina, insieme a quella di Palermo: “Questa è una vergogna che non accetteremo - concludono i genitori del Comitato Ccpm - basta con le belle parole, basta con le passerelle, basta giocare con la vita dei nostri figli!”.


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