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Nizza. Il Pd vuole vederci chiaro sull'area attrezzata per i pescatori
di Andrea Rifatto | 13/11/2013 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/11/2013 | ATTUALITÀ
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Dopo le proteste dei pescatori di Nizza di Sicilia, che nel corso di un incontro con tecnici e amministratori comunali tenutosi nelle scorse settimane avevano avanzato le loro rimostranze in merito al progetto di realizzazione di un'area attrezzata alla foce del Torrente Nisi, è intervenuto sulla questione anche il circolo del Partito Democratico guidato da Franco Parisi, con una nota indirizzata al sindaco Giuseppe Di Tommaso. Il Pd nizzardo, proprio alla luce del dibattito e delle critiche che il progetto per l’approdo delle imbarcazioni sta suscitando nel mondo dei pescatori, ovvero coloro che saranno i veri fruitori dell’opera, solleva diversi dubbi sull’ipotesi progettuale elaborata ed approvata dall’ Amministrazione comunale di Nizza di Sicilia, già finanziata dalla Regione (l'importo è di circa 400 mila euro) e con i lavori che devono essere solo appaltati, ritenendola criticabile e migliorabile. Nel dettaglio vengono indicati diversi aspetti tecnici e gestionali che lasciano ancora molti dubbi agli operatori del settore, a tal punto che potrebbero penalizzare l’attività dei pescatori anziché migliorarla. Secondo il Pd infatti l’opera non garantirebbe la velocità dei movimenti nel salire e nello scendere le imbarcazioni, velocità assolutamente necessaria in caso di emergenza; il sistema per imbracare e tirare su le barche dal mare non funzionerebbe, soprattutto in casi di mare mosso; tirare le barche, con il sistema previsto in progetto, richiederebbe più persone a disposizione rispetto al sistema utilizzato adesso dai pescatori, che hanno raggiunto un equilibrio che permette loro di lavorare ed affrontare il mare con relativa sicurezza. Perplessità vengono sollevate anche in merito a chi dovrà farsi carico della gestione dell’impianto e delle relative spese, della manutenzione ordinaria e straordinaria; "Non si capisce – scrive il circolo Pd di Nizza - in che modo le imbarcazioni potranno essere messe in sicurezza in caso di mareggiate o di un qualunque altro tipo di emergenza e non si hanno garanzie di sicurezza per il serbatoio e la pompa del gasolio che saranno collocati sulla spiaggia". Il segretario Parisi chiede dunque al primo cittadino un ulteriore incontro con gli addetti al settore pesca in modo che, trovate le soluzioni migliorative e chiariti tutti i dubbi, si possa offrire alla comunità un servizio efficiente ed efficace.
Il progetto prevede l'installazione dei servizi mancanti (acqua, elettricità, etc.) e di due argani elettrici: uno nella zona di varo e alaggio delle imbarcazioni e l'altro nella zona rimessaggio. E’ prevista inoltre la realizzazione di un capannone, dell'impianto di illuminazione e di colonnine per acqua e luce.