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Nizza. Consiglieri incompatibili sul Prg, in arrivo un commissario
di Gianluca Santisi | 17/11/2015 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 17/11/2015 | ATTUALITÀ
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Una seduta del Consiglio di Nizza
Sarà probabilmente un commissario ad approvare il Piano regolatore generale di Nizza di Sicilia. Il Consiglio comunale, infatti, non ha potuto esprimere il placet poiché la quasi totalità dei componenti, dodici su quindici, si è dichiarata incompatibile. I consiglieri in questione sono possessori di terreni o hanno parenti fino al quarto grado proprietari di aree ricadenti sul territorio comunale che hanno subito modificazioni nelle previsioni urbanistiche rispetto al precedente Prg. Il Civico consesso era stato convocato dal presidente Carmelo Rasconà per venerdì scorso. In aula si erano presentati in dieci su quindici: otto consiglieri di maggioranza e due di minoranza (Alessia Coledi e Carmelo Ciatto). Dopo l’approvazione del primo punto relativo al riconoscimento di un debito fuori bilancio scaturito da alcuni interventi effettuati durante l’alluvione del 2011 (approvato col voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza), l’assemblea cittadina avrebbe dovuto discutere la revisione del Piano regolatore. Ma sei consiglieri di maggioranza e uno di minoranza (Alessia Coledi) si sono dichiarati incompatibili, uscendo dall’aula. Per la mancanza del numero legale la seduta è stata riconvocata per il giorno successivo ma l’opposizione non si è presentata. Sui dieci di maggioranza solo due, Caterina Sulfaro e Melissa Gulizia, non hanno dichiarato la loro incompatibilità con l’approvazione del Prg, mentre a parte Alessia Coledi, incompatibile, il resto della minoranza non ha ancora comunicato la propria situazione. A fine mese il terzo tentativo che quasi certamente andrà a vuoto. Poi la palla passerà al segretario comunale che dovrà comunicare l’impossibilità del consesso di approvare lo strumento di pianificazione urbanistica all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente e contestualmente avanzare richiesta per l’invio di un commissario ad acta, il quale, una volta insediatosi, dovrà sostituirsi il Consiglio comunale e dare il via libera Piano. In virtù di ciò i tempi sono destinati ad allungarsi.