Motta Camastra, muro crollato e strada provinciale a rischio: il sindaco lancia l'allarme
di Andrea Rifatto | 07/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/04/2024 | ATTUALITÀ
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Il tratto in cui ha ceduto il muro di sottoscarpa
È passato quasi un mese dal crollo di un tratto di muro di sostegno della Strada provinciale 6, che collega la Statale 185 con il paese, ma la Città metropolitana non è ancora intervenuta con il rischio che il cedimento al km 2,600 si allarghi. A lanciare l’allarme era stato il 13 marzo il sindaco Carmelo Blancato e due giorni dopo l’ex Provincia ha emanato un’ordinanza di istituzione del senso unico alternato e di limitazione della velocità a 30 km/h per un tratto di 200 metri. Finora, però, non sono stati avviati i lavori di consolidamento del muro di sottoscarpa crollato. La preoccupazione è molto alta e adesso Blancato ha inviato una richiesta di intervento urgente al sindaco metropolitano Federico Basile e alla Direzione Viabilità metropolitana, inoltrandola per conoscenza anche al presidente della Regione, alla Prefettura, al Dipartimento regionale di Protezione civile, al responsabile dell’Area Urbanistica e Vigilanza del Comune e alla Stazione Carabinieri di Francavilla di Sicilia. “Ad oggi, che io sappia, nessuna iniziativa è stata intrapresa dalla Città metropolitana, proprietaria della strada - evidenzia il sindaco di Motta Camastra - come se non fosse successo nulla, ‘come al solito’. La Sp 6 è l’unica via di ingresso al centro abitato e unica via di fuga e al momento non consente il transito dei pullman per il trasporto degli studenti, i cui genitori, a cui va il mio ringraziamento, giornalmente sono costretti ad accompagnarli ad un chilometro dal punto di partenza e arrivo. In caso di calamità - aggiunge - neanche i Vigili del Fuoco potranno accedere al paese”. Il primo cittadino ha fatto presente l’urgenza e chiesto di conoscere se gli interventi saranno realizzati e in che tempi, oltre che l’installazione della segnaletica di limitazione della viabilità all’incrocio con la Ss 185. “Siamo abbandonati a noi stessi - commenta Blancato - oltre le transenne e un po’ di asfalto per deviare l’acqua non abbiamo visto altro e non ottengo risposte. L’autista del bus ha messo nero su bianco che transitare in quel punto è difficoltoso e non si è assunto la responsabilità di passare, così rischiamo di rimanere isolati”