Motta Camastra, l'amaro sfogo del sindaco: "Lasciati soli, ora rischiamo pure il dissesto"
di Andrea Rifatto | 21/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/03/2024 | ATTUALITÀ
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Carmelo Blancato è in carica dal 2018
“Siamo soli e dimenticati da tutti, lasciati al nostro destino”. È l’amaro sfogo del sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato, esternato in occasione della visita nel borgo dell’assessora regionale Elvira Amata nell’esporre la problematiche del paese e della valle dell’Alcantara. “Il territorio subisce da 21 anni una mortificazione per l’infinita attesa nell’iter di riperimetrazione del Parco fluviale - ha detto il primo cittadino - quando ci è stato chiesto di autorizzare in fretta il progetto per il raddoppio ferroviario noi sindaci ci siamo riuniti anche di notte per non bloccarlo, poi si sono dimenticati di noi. Il Parco oggi non riesce a sopravvivere, è al disastro totale - ha sottolineato Blancato - abbiamo scritto all’assessora regionale del Territorio e dell’Ambiente Elena Pagana ma senza ottenere risposta. Sono pronto ad una protesta eclatante, anche a bloccare la Statale, vogliamo essere rispettati come gli altri parchi con tutto quello che ci spetta, altrimenti meglio chiudere per fallimento”. Il sindaco ha rappresentato poi le difficoltà ad amministrare il suo comune: “Forse andremo al dissesto - ha detto - anche se non abbiamo debiti perchè sono stati pagati dopo anni di sacrifici dei cittadini. Siamo in una fase molto difficile, sono amareggiato”. Il riferimento è alle criticità emerse nella relazione finale della Corte dei conti sul Piano di riequilibrio finanziario, approvato a Motta Camastra nel 2013, che hanno portato a chiedere approfondimenti in contraddittorio all’Amministrazione visto l’importante disavanzo che pregiudica il raggiungimento degli obiettivi del Piano. Carmelo Blancato non le ha mandate a dire neanche all’Ati Messina per la gestione del servizio idrico, contestando l’ente e dicendosi pronto a incatenarsi: “Denuncerò tutti, non mi ha aiutato nessuno e chi lo aveva fatto poi mi ha tradito” ha concluso il suo sfogo. Sul Parco fluviale l’assessora Amata ha ricordato che grazie al suo impegno l’iter di riperimetrazione è giunto in Commissione Ambiente all’Ars, ma che l’eccessiva burocrazia allunga i tempi ed è necessario stimolare la Commissione a prendere di petto la delibera e portarla a compimento.