Motta Camastra, il sindaco dà l'ultimatum all'Ato Me4: "Via mezzi e attrezzature dal Ccr"
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Il Ccr di Motta Camastra
Sgomberare la struttura entro 15 giorni, lasciandola libera da mezzi ed attrezzature e ponendo in essere ogni opportuno intervento per garantire la messa in sicurezza del sito, al fine di evitare e prevenire rischi e pericoli alla pubblica e privata incolumità e garantire la salubrità dei luoghi. È quanto ha ordinato il sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato, all’Ato Me4 in liquidazione, che da ormai un anno ha deposito i propri beni nel Centro comunale di raccolta utilizzandolo impropriamente, secondo il primo cittadino, «come deposito a cielo aperto senza alcuna plausibile motivazione». Già il 3 settembre Blancato ha invitato l’ex gestore del servizio rifiuti a rimuovere mezzi e attrezzature, diffidandolo il 10 e 15 ottobre a sgomberare il sito entro 5 giorni: la situazione, però, non è cambiata, come attestato dalla Polizia locale dopo due sopralluoghi effettuati il 27 ottobre e il 29 novembre. Così il sindaco di Motta Camastra ha deciso di agire firmando un’ordinanza di sgombero, ritenuta necessaria ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità, «stante che l'attuale stato dei luoghi - viene specificato nel provvedimento - costituisce una concreta ed attuale minaccia per la collettività». Già il 10 ottobre Blancato aveva chiesto al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina di effettuare un sopralluogo congiunto per verificare l'effettivo stato della struttura ai fini della tutela dell'incolumità pubblica e della prevenzione dei rischi legati al propagarsi di un eventuale incendio, vista la presenza di numerosi contenitori per la raccolta differenziata di vario materiale, in particolare plastica, ammassati nella parte nord del Ccr, mentre nel piazzale sono presenti numerosi mezzi stradali per la raccolta dei rifiuti.










