Mensa scolastica S. Teresa, il Comune non aggiudica la gara: la ditta va su tutte le furie
di Andrea Rifatto | 06/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/03/2020 | ATTUALITÀ
2662 Lettori unici
Il centro cottura alla "Felice Muscolino"
Si registrano ritardi nell’aggiudicazione definitiva e nella firma del contratto tra il Comune di S. Teresa di Riva e la Catering Srl di Bronte, ditta che ha vinto la gara triennale per il servizio di mensa scolastica per l’importo di 502mila 731 euro oltre Iva. E tra le parti sono sorti già i primi attriti. A un mese dalla proposta di aggiudicazione siglata il 6 febbraio dalla centrale di committenza, la Catering ha inviato una nota, tramite il proprio legale, alla responsabile del procedimento Rosa Chillemi e al sindaco Danilo Lo Giudice, invitando “alla stipula del contratto con effetto immediato al fine di dare esecuzione alle decisioni poste in essere dalla Centrale di committenza e definire la vicenda nel minor tempo possibile” annunciando che “in mancanza di esecuzione, esistendo tutte le condizioni di legge, si agirà nelle opportune sedi legali, civili, penali e amministrative a tutela dei diritti e interessi, con conseguente aggravio di spese”. La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’Autorità nazionale Anticorruzione. A provocare il ritardo nell’avvio della nuova gestione sono una serie di verifiche aggiuntive che il Comune di S. Teresa ha deciso di svolgere in merito al possesso di un centro cottura proprio da parte della Catering Srl, da utilizzare solo quando quello comunale della scuola “Felice Muscolino” non sarà più disponibile una volta che inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico. La ditta di Bronte, come chiesto dal bando in caso di aggiudicazione, ha fornito prova della disponibilità di un centro cottura a Roccalumera, indicandone anche altri entro il limite previsto dei 50 km. Il Comune, però, richiamando una nota ricevuta in municipio il 26 febbraio dalla Tr Service di Raciti Andrea con sede a Furci, ditta giunta seconda alla gara, ha invitato il Comune di Roccalumera, titolare del centro cottura, a trasmettere con urgenza attestazione dove sia indicato che la Catering Srl, gestore del servizio mensa a Roccalumera, abbia la disponibilità e la capacità di preparazione e distribuzione di 750 pasti giornalieri destinati al servizio di refezione scolastica di S. Teresa per tutto il periodo dell’appalto. E la Catering è andata su tutte le furie. “Tale richiesta è illegittima e lesiva dei diritti della Catering – scrive il legale – in quanto la capacità produttiva dipende da competenze, esperienze e professionalità dell’azienda e non esiste alcuna norma, né legislativa, né regolamentare, idonea ad attestare il numero dei pasti che un centro cottura è in grado di produrre al giorno. In sostanza, la capacità produttiva di un centro cottura attiene esclusivamente alle capacità imprenditoriali e come tali non sono soggette né a censura né a pareri, né tantomeno ad opinioni. L’attività di verifica intrapresa dal rup non attiene ai requisiti previsti dal bando e dal relativo capitolato di gara, né tantomeno riguarda la fase esecutiva, verifiche necessarie alla stipula del relativo contratto – prosegue l’avvocato della Catering – e l’attività posta in essere dal rup è illegittima stante che non ci si è limitati a verificare la regolarità delle operazioni, bensì ha richiesto, ancor prima dell’aggiudicazione, la verifica del possesso dei requisiti relativi alla fase esecutiva, per cui l’Amministrazione, solo dopo aver aggiudicato la gara in via definitiva, potrà procedere alla verifica dei requisiti previsti per la fase esecutiva e non prima; invece, così facendo, il rup sta ponendo in essere gravi violazioni di legge, violando l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, ponendo in essere violazioni di norme sostanziali e procedurali, sia amministrative che penali”. “Contemporaneamente, sempre in palese violazione di legge, il rup ha disposto un affidamento temporaneo a favore della ditta uscente (la Ristorseve di Severino Bucalo fino al 31 marzo, ndc) ponendo in essere, di fatto, una proroga contrattuale e concedendo, così, un notevole vantaggio economico alla uscente – si legge ancora nella nota – quando, invece, l’Amministrazione poteva e doveva, come previsto nei casi di urgenza e/o necessità, dare avvio alla prestazione contrattuale e decorsi 30 gironi dalla proposta di aggiudicazione la proposta si intende approvata. Il legale della ditta catanese rimarca poi come il rup Rosa Chillemi “si è arrogata poteri non facenti capo alla sua funzione, in quanto, la richiesta di documenti e/o chiarimenti deve essere successiva alla stipula del contratto e potrà essere richiesta all’aggiudicataria e non ad un terzo soggetto, nello specifico il Comune di Roccalumera, che non ha alcun interesse nella vicenda” ed evidenzia che “la richiesta, formulata dal rup nell’interesse della ditta Tr Service, per una data assolutamente incerta, esula dai poteri dello stesso rup, non è espressamente previsto nel disciplinare, che altrimenti, avrebbe dovuto prevedere la disponibilità del centro cottura alternativo per l’intera durata dell’appalto, e invece, nel caso in esame ciò non è assolutamente prescritto”. Tutte anomalie e contestazioni che rischiano dunque di far allungare i tempi di avvio della nuova gestione.