Venerdì 13 Dicembre 2024
Siglato dai sindaci nel corso di un progetto di gemellaggio con la visita del borgo


Mandanici, patto di fratellanza tra sette Paesi europei nel segno dell'unione tra i popoli

11/12/2019 | ATTUALITÀ

2007 Lettori unici

Le delegazioni italiane e straniere durante la visita

I sindaci di sette Comuni dell'Unione Europea hanno firmato a Mandanici un patto di gemellaggio, giurandosi reciproca “fratellanza”. A sottoscrivere il documenti sono stati Mandanici (Italia), Gmina Przygodzice (Polonia), Ayuntamiento de Rois (Spagna), Hévízgyörk Község Önkormányzata (Ungheria), Lukovit Municipality (Bulgaria), Qrendi Local Council (Malta) e Sverigeungerska Kvinnoförenid "Sissi" (Svezia). L'inno europeo ha aperto la seduta e poi, preceduti dagli inni nazionali, hanno preso la parola i vari sindaci. In un’aula affollata c'erano anche alcuni sindaci della riviera jonica e tra gli altri il presidente dell'Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani e sindaco di Antillo, Davide Paratore; il presidente dell'Unione dei Comuni Naxos-Taormina e sindaco di Castelmola, Orlando Russo; i sindaci di Pagliara, Sebastiano Gugliotta e Furci Siculo, Matteo Francilia, il vice sindaco di Roccalumera, Miriam Asmundo; gli assessori di Alì Terme, Agata Di Blasi e Casalvecchio Siculo, Marcella Russo.

A dare il benvenuto agli ospiti ognuno nella propria lingua è stata la presidente del Consiglio comunale di Mandanici, Anna Misiti, che ha seguito l'iter di gemellaggio su delega del sindaco Briguglio. Misiti ha ricordato che il concetto di Europa unita è partito dal carcere di Ventotene con il manifesto scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, fatto uscire e portato ai dirigenti dei partiti antifascisti dalle donne che visitavano i loro uomini. Il discorso del sindaco Briguglio è stato di entusiasmo verso “un'Europa sinodo di tradizioni e culture diverse ma comuni”: il primo cittadino ha sostenuto che “la rilevanza politica dell'Italia è garantita dalla esistenza dell'Unione Europea senza la quale ci sarebbero tanti piccoli Stati schiacciati dalle grandi potenze". Briguglio ha ricordato che in questi ultimi ottant'anni l'Europa non è stata teatro di guerra; ciò è stato perché i nazionalismi sono stati superati, e ha concluso il suo interevento citando Altiero Spinelli. Gli ospiti sono stati ricevuti in chiesa dal parroco don Felice Maggio con il quale hanno intonato alcuni canti cristiani; quindi hanno fatto visita al Comune, dove si sono intrattenuti nell'aula consiliare informandosi della situazione comunale, con particolare riferimento al funzionamento degli organi comunali,  sia sotto il profilo politico che sotto  quello tecnico e amministrativo.


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