Articoli correlati
Maltempo 5-8 novembre, stato di calamità per 14 comuni jonici
di Andrea Rifatto | 27/12/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/12/2014 | ATTUALITÀ
2486 Lettori unici
Mareggiate, piogge e forti venti hanno imperversato per giorni
Sono 14 i centri della riviera jonica messinese per i quali la Giunta regionale ha deliberato lo stato di calamità naturale in seguito ai danni provocati dal maltempo che ha colpito la Sicilia tra il 5 e l’8 novembre scorsi. Forti precipitazioni, venti e trombe d’aria hanno interessato in particolare le province di Agrigento, Catania, Messina e Siracusa, dove si sono registrati gli effetti più gravi. In base alla relazione consegnata dal Dipartimento regionale di Protezione civile, dove sono stati rappresentati tutti gli eventi meteorici accaduti e i danni che hanno interessato i beni pubblici e privati, le infrastrutture e le colture agricole nei comuni coinvolti, la Giunta regionale, su proposta del presidente Rosario Crocetta, ha proceduto a dichiarare lo stato di calamità così come richiesto dalla Protezione civile. L’esecutivo regionale, preso atto che la gravità e l’estensione dei danni non possono essere fronteggiati con i soli mezzi ordinari a disposizione delle amministrazioni comunali, provinciali e dalla stessa Regione, ha avanzato inoltre richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza. Qualora Palazzo Chigi dovesse accettare la richiesta si potrà intervenire con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge per stanziare le risorse necessarie per gli interventi di riparazione e messa in sicurezza del territorio. Nella fascia jonica della provincia di Messina i comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di calamità sono Alì Terme, Castelmola, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Giardini Naxos, Itala, Letojanni, Limina, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva e Taormina. Tra questi solo Sant’Alessio Siculo aveva richiesto formalmente la dichiarazione di stato di calamità, visti i gravi danni alle infrastrutture del territorio comunale. Oltre al capoluogo di provincia, sono stati inseriti nella delibera regionale anche i comuni di Francavilla di Sicilia, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Mistretta, Pace del Mela, S. Lucia del Mela, Barcellona P.G., Milazzo, Novara di Sicilia, Terme Vigliatore, Falcone, Rometta, Saponara, Villafranca. I danni riscontrati dalla Protezione civile nella zona jonica: - Alì Terme: il torrente Graci ha invaso la strada trascinando una cospicua quantità di terra. Frana sulla Ss 114 dopo il ponte della ferrovia in direzione Messina - Forza d’Agrò: rischio esondazione torrenti Scifì e Catalamiti - Itala: distacco di massi dalla curva della Torre, allagamenti nella chiesa di San Giacomo - Letojanni: un masso precipitato dalla collina lungo la Ss 114 ha danneggiato un’auto - Limina: blocco delle pompe di sollevamento dei pozzi sul torrente Agrò a causa di un fulmine che ha colpito la cabina elettrica - Nizza di Sicilia: forte trascinamento di detriti nel torrente Landro che ha determinato il riempimento della vasca di deposito a monte del centro abitato e la necessità di un urgente svuotamento - Pagliara: pericolo rappresentato dal costone roccioso antistante il cimitero - Sant’Alessio Siculo: crollo del muro alla foce del torrente Salice; erosione delle fondazioni delle opere del tratto di copertura del torrente con sprofondamento di alcune palme poste sul lungomare; viabilità interrotta nel tratto interessato dal cedimento; condotta di scarico del depuratore comunale deformata; pali dell’illuminazione pubblica e arredi urbani danneggiati; grosse quantità di pietre e detriti trasportati dal mare sulla carreggiata. - Taormina: segnalato pericolo di frana in piazza Franz Pagano - S. Teresa di Riva-Furci Siculo-Roccalumera-Giardini Naxos: sabbia sui lungomari, in particolare nella zona della Torre dei Saraceni e del baglio nel comune di Roccalumera.
- Castelmola: aggravamento dello stato del torrente S. Venera con il sovralluvionamento del letto