Sabato 12 Ottobre 2024
Protocollo di intesa con l'Università di Messina per studiare i vitigni di Naxos


L'Unione dei Comuni Naxos-Taormina punta a rilanciare l'antico vino Tauromenitanum

di Andrea Rifatto | 12/11/2016 | ATTUALITÀ

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La Giunta e il presidente del Consiglio dell'Unione

Valorizzare l’antico Vino Tauromenitanum, prodotto in epoca romana, promuovendo iniziative finalizzate anche al richiamo turistico. È l’obiettivo a cui punta l’Unione dei Comuni di Naxos e Taormina, di cui fanno parte i centri di Giardini Naxos, Letojanni, Castelmola, Mongiuffi Melia e Gallodoro, presieduta dal sindaco di Mongiuffi Rosario D’Amore. L’Ente sovracomunale vuole rilanciare la produzione del celebre vino ricavato dai vigneti di Naxos sviluppando ulteriori studi in merito ai vitigni autoctoni del tempo. A tal fine è stato stipulato un protocollo di intesa con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, diretto dal prof. Mario Bolognari, così da contribuire a valorizzare il ricco patrimonio culturale dell’area naxiota. L’Unione vuole conferire agli studi già in atto un più puntuale valore scientifico attraverso progetti di ricerca da sviluppare con l’Ateneo peloritano, promuovere e valorizzare le peculiarità geografiche, storico-artistiche, letterarie e socio-antropologiche della zona, sviluppare la collaborazione nel campo della ricerca e della formazione tra i giovani studiosi locali ma anche provenienti da altre località. Il tutto con il supporto e la supervisione di professori e ricercatori.

Il protocollo, che avrà la durata di tre anni, impegna l’Unione di Naxos e Taormina e il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne a elaborare un programma di ricerca contenente l’indicazione dei beni materiali e/o immateriali su cui focalizzare l’attenzione; creare le condizioni di scambio e di reciprocità in ordine alla promozione e all’organizzazione di manifestazioni a carattere culturale; mettere a disposizione, ai fini dello studio, il proprio patrimonio storico-artistico, biblioteconomico e archivistico insieme alla strumentazione necessaria; realizzare giornate di studio e convegni; predisporre tirocini formativi; promuovere iniziative di orientamento al fine di favorire l’avviamento dei giovani verso gli studi universitari o di alta formazione; presentare, ciascuna a seconda delle proprie possibilità e competenze, eventuali proposte per intercettare finanziamenti.


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