Lo show politico di De Luca a Giardini Naxos: arruolati i primi 22 aspiranti candidati
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
1048 Lettori unici
De Luca e Lo Giudice con i 22 aspiranti candidati
Sarà stata la vicinanza del cineteatro comunale, purtroppo ancora chiuso, ma quello andato in scena sabato in piazza Abate Cacciola è parso più uno show da prima serata che un comizio. Filo conduttore la campagna di arruolamento (a pagamento) di candidati che Sud chiama Nord sta conducendo in vista delle elezioni amministrative del 2026, dove nonostante la norma preveda una sola lista da 12 componenti collegata al candidato sindaco ne sono state già annunciate quattro per poi arrivare ad una “scrematura” finale. Sulla piattaforma lanciata dal partito di Cateno De Luca si sono finora iscritti 150 giardinesi, versando un obolo di 10 euro, mentre coloro che hanno deciso di candidarsi al Consiglio comunale sono stati 22 e in questo caso la “tassa” è di 50 euro. Sul palco, con conduttore della serata il coordinatore regionale di Sud chiama Nord, Danilo Lo Giudice, sono stati fatti nomi e cognomi con tanto di “eccomi” di fronte al pubblico: a puntare all’aula di Palazzo dei Naxioti innanzitutto alcuni componenti del Comitato elettorale o iscritti storici al partito, come Giuseppe Leotta (ex consigliere comunale), Maurizio Priolo, Salvatore Siligato, Vincenzo Lombardo, Pietro Giannetto, poi Alfredo Elia Mandri (presidente del Consorzio Rete Fognante), Francesca Puccio (sorella di Salvo), Pio Andrea Peri (operatore video di Cateno De Luca), Giorgio Sterrantino (consigliere e assessore a Taormina dal 1989 al 2006, padre di Giuseppe attuale assessore nella Perla), Federica Scordo (cognata di Antonio Gullotta, consigliere di maggioranza a Taormina), Giuseppe Carmelo Vadalà (ingegnere affidatario di incarichi al Comune di Taormina), Rosamaria Privitera (candidata nel 2020 nella lista di Lilly Labonia), Rosa Ilacqua (ex responsabile Settore Tributi del Comune), Antonio Pitrelli, Mauro Samperi, Rosalba Cannizzaro, Gaetano Davide Calabrò, Simona Cacopardo, Davide Cacciola, Carmelo Culoso, Carmelo De Luca e Maria Giovanna Pantò. «Abbiamo lanciato un percorso di coinvolgimento per tutti coloro che desiderano una svolta - ha detto dal palco De Luca - per l’8 novembre abbiamo l’obiettivo di arrivare a 30 candidati e 300 iscritti nel Comitato elettorale, auspicando possano essere poi 500: saranno questi gli elettori delle primarie per la scelta dei 12 candidati al Consiglio e coloro che sono già in lista dovranno fare una prima campagna elettorale per cercarsi i “grandi elettori” delle primarie. Il tema non è il candidato sindaco - ha sottolineato il primo cittadino di Taormina - ma è fondamentale la squadra che vuole il cambiamento e all’interno si sceglierà chi viene individuato dai cittadini come colui che possa fare sintesi alla voglia di cambiare pagina». E con gli avversari viene esclusa ogni possibilità di discussione: «Noi non vogliamo discuterci ma vogliamo che in modo pubblico e plateale - ha ribadito il leader del partito, che con Lo Giudice ha simulato un siparietto inscenando sedute spiritiche che si tengono in altri contesti politici locali - avvenga una strategia di liberazione e pensionamento definitivo di tutti i mammut della politica giardinese, che si stanno riunendo con un capo che sta cercando di metterli d’accordo. Se non lo fate voi, chi lo dovrebbe fare per voi? - ha detto rivolgendosi alla piazza - se continuate a guardare quello che non succede e reagite anche in modo disgustato non avete torto, ma stando a guardare senza prendersi la responsabilità della vostra comunità agevolate sempre questi mammut che non vogliono andare in pensione. Ognuno di loro ha dato tanto a questa comunità ma è arrivato il momento che si godano la pensione».












