Limina, positivo al Covid ma amici e vicini lo vanno a trovare: 24 ore di allarme in paese
di Andrea Rifatto | 17/12/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/12/2020 | ATTUALITÀ
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Rimane un solo positivo nella comunità liminese
Sembrano in calo i casi di Coronavirus nella zona jonica, ma non sempre c’è la giusta consapevolezza nell’affrontare tutte le situazioni e il rischio di commettere passi falsi, o quantomeno poco opportuni, è sempre dietro l’angolo. Come è accaduto a Limina, dove da settimane non si registrano più contagi, ad esclusione di un anziano che era stato ricoverato in ospedale a Messina il 21 novembre a causa dell’aggravarsi del suo stato di salute. Da qualche giorno è stato dimesso rientrando a casa, seppur positivo ma asintomatico e con un quadro clinico migliore, ma al suo ritorno in paese nessuno è stato informato della persistente positività al Covid del concittadino e dunque ritenendo fosse ormai negativo, amici e vicini di casa sono andati a trovarlo, intervenendo in suo aiuto anche in un momento di difficoltà dopo una caduta dal letto e l’allarme lanciato dalla sua convivente. La notizia di questo via vai dall’abitazione dell’anziano è arrivata all’orecchio del medico curante e ne è stato messo a conoscenza anche il sindaco, con la conseguenza che in paese si sono vissute 24 ore di panico generale, con una decina di liminesi preoccupati per essere entrati in contatto con il positivo. La situazione, però, è rientrata senza ulteriori timori poiché il protocollo sanitario nazionale prevede che anche se positivi, ma in assenza di sintomi, è possibile interrompere l’isolamento dopo 21 giorni, in quanto la carica virale tende gradualmente a diminuire fino a non essere quasi più rilevabile e dunque il rischio di contagio è molto basso se non nullo. In ogni caso sarebbe stato opportuno evitare contatti stretti fino alla completa negativizzazione del positivo, tenendo conto che nei soggetti immunodepressi e fragili il periodo di contagiosità può essere prolungato.