Letojanni, la tassa rifiuti aumenta ma il Consiglio dice no: il caso limite degli uffici
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Raccolta porta a porta a Letojanni
Non ci saranno aumenti della tassa rifiuti a Letojanni. Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha infatti bocciato la proposta di deliberazione relativa all’approvazione delle nuove tariffe per l’anno 2025, firmata dal sindaco Alessandro Costa e munita di parere favorevole di regolarità tecnica e contabile della responsabile del Settore Finanziario-Entrate. Le tariffe della Tari devono garantire la copertura integrale del costo del servizio determinato dal Piano economico-finanziario approvato nel luglio 2024 dal Consiglio comunale, dove era prevista una spesa di 1.572.964 euro per l’anno 2024 e 1.720.823 euro per l’anno 2025, ma lo stesso primo cittadino ha invitato i consiglieri a respingere la proposta. spiegando che in base ai dati relativi al monitoraggio sulla spesa in materia Tari si sarebbe avuto un aumento delle tariffe ritenuto non necessario. Il Consiglio tornerà a riunirsi per confermare il mantenimento in vigore delle tariffe approvate nel 2024, che verranno dunque applicate per il calcolo delle bollette 2025. Alla vigilia della seduta è giunta agli amministratori comunali la segnalazione di un professionista con studio a Letojanni, che ha evidenziato l’elevato costo della Tari per la categoria uffici-studi professionali (pari nel 2024 a 7,27938 euro al metro quadrato), ritenendola alta e incoerente in relazione al servizio reso e anche in confronto a comuni vicini come Castelmola, dove la tariffa è pari a 3,377355 euro al metro quadrato. Tariffa che a Letojanni viene riconfermata anche per il 2025 e che in caso di approvazione della delibera sarebbe invece lievitata fino a 9,20 euro al metro quadrato. «La macroscopica divergenza appare ingiustificabile - ha evidenziato il professionista - atteso che il servizio di raccolta dei rifiuti a Letojanni e Castelmola viene svolto dalla società “Loveral Srl”, aggiudicataria dell'appalto. È quindi evidente che risulta pacificamente inspiegabile il motivo per il quale a Letojanni il Consiglio comunale abbia ritenuto per il 2024 di fissare una tariffa per gli studi così alta ed incoerente rispetto sia al servizio reso che ai rifiuti che gli studi possano conferire. Il Consiglio dovrà necessariamente rivalutare le sue precedenti determinazioni sicuramente non aderenti alle realtà fattuali rappresentate dagli studi professionali e conseguentemente, procedere a congruo abbassamento della tariffa, così come operato da realtà limitrofe - ha chiesto l’utente - e in ogni caso è il Consiglio comunale a dover determinare in coerenza ai principi di derivazione comunitaria e a quelli interni l'applicazione di tariffe per gli studi professionali, che tengano in conto l’effettiva e concreta produzione di rifiuti e non ad affidarsi ad opinabili programmi di gestione simulatori di tariffe Tari che nel tempo hanno sicuramente indicato dati erronei ed incongrui, minimamente non giustificabili in ordine alle realtà fattuali prese in considerazione». Il professionista ha invitato gli amministratori comunali letojannesi, la Polizia locale, l’Ufficio tecnico e il Settore finanziario a visitare il proprio studio professionale al fine di verificare quanto affermato: «In ogni caso, la trasparente gestione del servizio Tari con applicazione di tariffe accettabili e congrue - conclude - impedirà all'Ente di fronteggiare un contenzioso tributario sicuramente insidioso per le casse dell'Ente e contestualmente farà giustizia formale e sostanziale delle imposizioni fiscali».