Legalità e ambiente, i Carabinieri portano a S. Teresa l'Albero di Giovanni Falcone - FOTO
di Redazione | 22/05/2023 | ATTUALITÀ
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La piantina è stata messa a dimora nel cortile
Da Palermo al resto d’Italia, per lasciare un segno tangibile di legalità nel ricordo di chi perso la vita per la lotta alla mafia. Arriva anche a Santa Teresa di Riva l’Albero di Giovanni Falcone, alla vigilia del 31esimo anniversario della strage di Capaci. La Direzione didattica, infatti, ha aderito al progetto “Un albero per il futuro”, avviato dal Ministero della Transizione Ecologica e dai Carabinieri della Biodiversità, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di migliaia di piantine al fine di sensibilizzare i giovani ad avere una maggiore consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone: alcune gemme del famoso “Ficus” che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (Arezzo) per essere piantate in scuole, tribunali e giardini di tutta Italia, in ricordo del magistrato ucciso dalla mafia. Questa mattina i militari del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità di Reggio Calabria, unitamente ai Carabinieri della Compagnia di Taormina, hanno piantato l’albero di Falcone nel giardino della scuola primaria del plesso “Michele Trimarchi” di Bucalo a Santa Teresa di Riva. Gli studenti, per un totale di circa 100 alunni dei cinque plessi della Primaria, hanno incontrato il tenente colonnello Giuseppe Micalizzi, comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, ha illustrato il progetto spiegando in particolare i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree e facendo capire ai ragazzi che più piante verranno messe a dimora maggiore sarà il risparmio di Co2, invogliando quindi gli studenti a fare attivamente qualcosa per migliorare la qualità ambientale. La piantina è stata messa a dimora in un’aiuola del cortile e sarà poi piantumata nei vari plessi cittadini, per contribuire a formare il “Grande bosco diffuso” della memoria, formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di Co2. Alla cerimonia hanno presenziato la dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico; il direttore dei Servizi generali-amministrativi Marco Paratore; l’insegnante referente del progetto Rosa Anna Paolini con i colleghi; la vicesindaca Annalisa Miano; l’assessore Domenico Trimarchi; il capitano Giovanni Riacà, comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina; il commissario superiore Concetto Scarcella, comandante del Distaccamento Forestale di Savoca e il luogotenente Maurizio Zinna, comandante della Stazione Carabinieri di Santa Teresa di Riva. Il comandante Micalizzi si è soffermato sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto delle regole e i valori della Costituzione, che rappresentano le basi per la crescita dei cittadini di domani, evidenziando anche l’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale. La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale. Un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico.