Lunedì 19 Maggio 2025
Dopo quattro anni rilasciato il parere ambientale favorevole per pennelli e ripascimento


L'attesa è finita: via libera dalla Regione ai lavori per salvare la costa di Santa Teresa

di Andrea Rifatto | 17/05/2025 | ATTUALITÀ

623 Lettori unici

L'arretramento della linea di costa ha accentuato l’erosione

Quattro anni di attesa, una burocrazia che sembra insormontabile e il mare che avanza sempre più. Ma presto la sua azione divoratrice sarà fermata. Arriva il tanto atteso via libera dalla Regione siciliana al progetto per la protezione del litorale in erosione di Santa Teresa di Riva, dal costo complessivo di 10 milioni 621mila euro e di cui è proponente il Commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico. La Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali dell’Assessorato Territorio e Ambiente ha emanato il parere istruttorio conclusivo, rilasciando i pareri favorevoli di compatibilità ambientale, di conformità del piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo e al rilascio dell’autorizzazione per il riversamento della sabbia in mare. Un documento da 39 pagine che sigilla la conclusione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) avviato nel 2021 e che culminerà con la firma del decreto assessoriale, un passaggio formale che consentirà di avviare le opere di salvaguardia della costa. La Cts si è espressa dopo un lungo esame del progetto, delle integrazioni consegnate fino al 6 maggio e dei pareri degli enti coinvolti, accelerando l’iter negli ultimi mesi anche su sollecitazione del governo regionale a seguito del crollo di una parte del lungomare, e ha stabilito che «l’intervento è coerente con la normativa vigente in materia ambientale, paesaggistica e di gestione del demanio costiero, risultando compatibile con le condizioni fisiche, ecologiche e geomorfologiche del tratto interessato; le opere previste contribuiscono alla mitigazione del rischio costiero e idraulico, proteggendo le infrastrutture esistenti e aumentando la resilienza del territorio ai fenomeni di mareggiata e cambiamento climatico e la soluzione adottata risulta tecnicamente appropriata, ambientalmente sostenibile e adeguatamente mitigata, con attenzione alla salvaguardia degli ecosistemi sensibili e al controllo degli impatti potenziali». 

La Commissione ha rilasciato pareri favorevoli con tre condizioni ambientali legate a ripascimento e posa in mare dei massi che dovranno rispettare i periodi critici delle specie marine sensibili, misure di contenimento della torbidità e piano di monitoraggio ambientale. Il progetto esecutivo, redatto dalle società“Omniservice Engineering Srl”, “Geotechical Design Group Srl”, dal geologo Orazio Barbagallo e dall’ingegnere Erasmo Vella prevede 14 pennelli in scogli lavici disposti ortogonalmente alla linea di riva, collegati ad un’unghia soffolta parallela alla battigia, con 15 barriere in materiale sciolto realizzate con il 30% (9.940 metri cubi) dei sedimenti provenienti dall’escavo del torrente Savoca, mentre il restante 70% (253.491 metri cubi) sarà impiegato per il ripascimento dell’arenile. Secondo i progettisti la disposizione ortogonale dei pennelli e l’unghia soffolta estesa verso sud permettono di eliminare i vortici erosivi, contribuendo alla stabilizzazione della spiaggia e delle opere di ripascimento. L'estensione delle unghie verso nord e sud favorisce inoltre un andamento sub-longitudinale delle correnti e la formazione di zone di calma, funzionali alla stabilità costiera. Adesso l’avvio delle opere, appaltate nel 2021  all’impresa “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna per l’importo di 7 milioni di euro, è davvero vicino.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.