Laboratori chiusi al "Pugliatti", protestano gli studenti Mat: "Risposte o sarà sciopero"
di Andrea Rifatto | 01/10/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/10/2023 | ATTUALITÀ
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Gli studenti in protesta venerdì
“A subire le conseguenze peggiori siamo noi, se non avremo risposte scatterà lo sciopero”. C’è delusione e preoccupazione tra gli studenti dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Istituto superiore “Salvatore Pugliatti” di Furci Siculo, dove nei giorni scorsi sono stati chiusi quattro laboratori (Tornitura e Saldatura, Meccanico-Termico, Energie rinnovabili e Linguistico), oltre al locale termico didattico e al corridoio di collegamento tra le varie porzioni dell’istituto, dopo l’ordine arrivato dalla Città metropolitana in seguito alle verifiche di vulnerabilità sismica eseguite sulla struttura, che hanno fatto emergere rischi per l’incolumità della popolazione scolastica. Venerdì mattina diverse classi Mat hanno deciso di non entrare in aula per seguire le lezioni e gli studenti si sono radunati nel cortile per discutere dell’interdizione dei laboratori, dove dovrebbero svolgere l’attività pratica prevista dai programmi. “Non siamo qui tanto per perdere un giorno di scuola ma ci stiamo battendo per tutti gli studenti dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, che sono fortemente penalizzati - hanno spiegato diversi componenti di varie classi - la pratica nei laboratori è la parte fondamentale del nostro corso e soprattutto per chi è all’ultimo anno e dovrà affrontare l’esami di Stato i laboratori sono molto importanti. Come faremo se dovessimo esaminare un motore o un impianto? E se alla maturità un commissario esterno ci chiedesse di spiegare il funzionamento di un pezzo meccanico, che preparazione potremmo avere studiandolo solo sul libro senza aver avuto la possibilità di smontarlo in officina?”. Sono tante le domande che si pongono in queste ore gli studenti, preoccupati dal rischio di dover rimanere in aula ad affrontare solo lezioni teoriche: “Sono in difficoltà anche i docenti, cosa faranno adesso quelli addetti ai laboratori? - è stato fatto presente - non si è scoperto ora che non erano locali in sicurezza, da vent’anni si fanno segnalazioni sui laboratori risalenti agli Anni ’60. Piove pure dentro la scuola con infiltrazioni d’acqua nei corridoi”. Venerdì la protesta è rimasta contenuta e parecchi studenti hanno scelto di seguire regolarmente le lezioni: adesso l’intenzione è quella di inviare una lettera agli organi competenti per segnalare i disagi e dar vita allo sciopero in caso di mancate risposte.