Domenica 09 Novembre 2025
Il ruolo della memoria nella valorizzazione delle comunità: se n'è discusso ad Antillo


La storia come risorsa: un motore per la crescita del territorio e lo sviluppo del turismo

di Redazione | 01/11/2025 | ATTUALITÀ

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L'incontro di Antillo

Come può la storia diventare una risorsa concreta per la crescita di un territorio? A questa domanda si è cercato di dare una risposta durante il convegno-incontro dal titolo “La storia come sviluppo del territorio e del turismo”, tenutosi ad Antillo. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale, insieme al consulente del sindaco per la valorizzazione del territorio e della storia culturale, il dott. Antonio Sebastiano Restifo. L’obiettivo era offrire un confronto tra istituzioni, esperti, operatori culturali e storici, con l’obiettivo di evidenziare il ruolo strategico della memoria storica nella valorizzazione delle comunità locali, un approfondimento sul valore della storia locale come risorsa viva, capace di generare nuove opportunità di crescita economica, culturale e sociale per le comunità. Raccontare e promuovere la storia di un luogo significa, infatti, non solo conservarne le radici, ma anche renderle motore di sviluppo con un processo di valorizzazione dell’identità e delle caratteristiche dei luoghi. A introdurre i lavori è stato il dott. Restifo (dottorando di ricerca), che ha sottolineato come la conoscenza delle nostre radici non appartenga solo al passato, ma debba essere considerata una leva strategica per costruire un futuro per i territori, in un’ottica di sviluppo sostenibile e identitario. L’attenzione è stata posta sulle specificità del territorio in una società sempre più omologante, facendo riferimento, a titolo esemplificativo, al ruolo storico e sociale svolto dalle bande musicali o dalle feste patronali religiose. Il focus, inoltre, è stato posto sul cambiamento delle abitudini turistiche, sempre più orientate verso una sostenibilità che valorizzi le specificità e le caratteristiche di un determinato luogo. Il sindaco di Antillo, Davide Paratore, ha portato i saluti istituzionali e posto l’attenzione sulle difficoltà che gli amministratori locali devono affrontare ogni giorno per governare il territorio. Nel corso dell’incontro sono intervenuti il prof. Giuseppe Restifo (docente di Storia Moderna), il prof. Giuseppe Campagna (docente di Storia Moderna), l’avv. Filippo Brianni (presidente di ArcheClub Area Jonica), e la prof.ssa Ninuccia Foti (presidente dell’Osservatorio del Beni culturali dell’Unione dei Comuni), che hanno affrontato da diverse prospettive il tema della valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Tra i temi emersi il ruolo dei musei e degli archivi locali come presidi di memoria, la rigenerazione dei centri storici attraverso la cultura, la riscoperta dei percorsi tematici legati alle tradizioni e la necessità di integrare il racconto del passato nelle strategie di promozione turistica contemporanea. 

Il fil rouge che ha accompagnato l’incontro è stato l’assoluta necessità di dialogare, scoprire il territorio e la sua storia per il tramite di memorie dirette di persone che giornalmente vivono nei luoghi, con progetti di varia natura che possano coinvolgere in primis le scuole, ma anche associazioni, aziende e privati cittadini. Un particolare focus è stato posto sulla caratterizzazione del territorio letta in chiave di coordinamento con gli altri comuni, unica chance per promuovere e sviluppare, oltre che un identità collettiva, ma soprattutto un volano di crescita e sviluppo di territori che sembrano non avere, ahimè, un futuro. In questo contesto si è fatto riferimento alla possibilità di esaltare ciò che il territorio offre già, dalle eccellenze culinarie a quelle legate alle tradizioni sociali, o alla storia anche recente, come, nel caso di Antillo, la campana per la Pace ai Dispersi di tutte le guerre, il Giardino di Redenzione, il monumento ai caduti di tutte le guerre in stile classico, ed ultima, non per importanza, la forza attrattiva delle feste patronali religiose, bagaglio culturale unico e caratteristico di estrema forza sociale, e potenzialmente, anche turistico. Inoltre, si è evidenziato come ogni territorio possieda una storia unica, fatta di luoghi, persone e saperi che meritano di essere raccontati in modo autentico, anche attraverso nuove forme di narrazione multimediale e percorsi esperienziali in grado di coinvolgere visitatori e residenti. Durante il dibattito, ampio spazio è stato riservato anche alle testimonianze di operatori turistici e culturali del territorio, oltre che altri amministratori locali, che hanno condiviso esperienze concrete di progetti di valorizzazione basati sulla sinergia tra enti pubblici, associazioni e realtà private. 

È emersa con forza l’importanza di una rete territoriale stabile e partecipata capace di trasformare la memoria storica in un elemento identitario e competitivo per l’offerta turistica locale. L’incontro ha inoltre offerto l’occasione per riflettere sul concetto di turismo culturale sostenibile, inteso non solo come fruizione dei beni artistici, ma come esperienza di conoscenza e rispetto dei luoghi. La storia, in questa visione, diventa un racconto condiviso che restituisce valore ai piccoli borghi, alle tradizioni artigiane, ai paesaggi e alle comunità, rafforzando la consapevolezza collettiva e la coesione sociale. L’evento si è concluso con un momento di dialogo aperto, durante il quale sono stati presentati alcuni spunti per future iniziative di collaborazione, volte a promuovere itinerari culturali, laboratori di comunità e progetti educativi rivolti ai giovani. Il successo dell’iniziativa conferma la crescente attenzione verso un modello di sviluppo che unisca cultura, turismo e sostenibilità, puntando su una visione integrata del territorio, capace di coniugare innovazione e memoria. L’auspicio è che da questo momento di riflessione possano nascere nuove idee e progettualità condivise per la valorizzazione del patrimonio storico e turistico del territorio.


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