La passerella sul torrente Agrò aprirà a maggio. Dura nota di Di Cara ad Anas e prefetto
di Andrea Rifatto | 31/03/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/03/2017 | ATTUALITÀ
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Gli interventi avviati sulla bretella
Bisognerà attendere almeno un altro mese per l’apertura della passerella provvisoria sul torrente Agrò tra S. Teresa di Riva e S. Alessio Siculo. Mentre infiamma la protesta sull’ordinanza dell’Anas che ha vietato il transito agli autobus sul ponte Agrò, dopo i nuovi monitoraggi sull’infrastruttura che hanno portato a interdire il passaggio ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, la società che gestisce la Statale 114 ha avviato i lavori per rendere transitabile la bretella nell’alveo del corso d’acqua e consentire il collegamento tra i due centri e la percorribilità della Ss 114 una volta chiuso il ponte. La ditta intervenuta per conto dell’Anas ha iniziato la rimozione dei detriti rimasti sulla passerella dopo le piene dello scorso novembre, quando le acque sommersero la struttura danneggiando anche alcune parti, e sta provvedendo alla pulizia delle canne metalliche su cui poggia l’impalcato, invase dalla sabbia del torrente. Contestualmente sarà necessario completare l’innesto alla Sp 12 sul lato alessese, asfaltando un tratto di strada così da consentire ai mezzi di circolare in entrambe le direzioni. Nei giorni scorsi l’Anas aveva reso che la passerella sarebbe stata aperta ad aprile ma i tecnici della società hanno fatto il punto della situazione e da quanto è emerso è probabile che la circolazione verrà deviata sulla struttura provvisoria solo a partire dall’1 maggio. Sul posto sono giunti il capo centro Anas di Messina e direttore dei lavori, l’ingegnere Cristiano Fogliano, e il capo nucleo Maurizio Ragazzi, che hanno interloquito anche con l’Amministrazione comunale di S. Teresa, rappresentata dall’assessore Giovanni Bonfiglio, che ha fatto presente che il 29 aprile, in piazza Mercato, si svolgeranno alcuni eventi in occasione della Festa della Primavera e dunque vi è l’esigenza di avere la zona libera senza il transito di veicoli. L’apertura della passerella slitterà quindi ai primi giorni di maggio. Intanto il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, Fabio Di Cara, ha scritto all’Anas contestando il divieto di transito sul ponte ai bus, “un provvedimento unilaterale e non concordato che non consente il passaggio dei pullman di linea e turistici”. “Ancora una volta si assiste ad un sconsiderato modo di agire, arbitrario e assolutamente pregiudizievole per la popolazione residente nel territorio – esordisce Di Cara –. Decisioni di tale portata devono necessariamente essere concordate con le amministrazioni comunali del territorio, le quali, quotidianamente affrontano i problemi della popolazione locale. Non si può assistere inermi a decisioni prese da Enti come Anas che operando dietro una comoda scrivania si permette di mettere in ginocchio un territorio con l'apposizione di una firma su un documento, che esclude il transito dei pullman e pertanto, impedisce a studenti e pendolari di poter raggiungere gli istituti scolastici e i luoghi di lavoro. Decisioni di tale gravità vanno anticipatamente concordate con i Comuni, al fine di consentire la predisposizione di soluzioni alternative che consentano di problema che attualmente vive la popolazione locale”. In ragione di ciò, Fabio Di Cara ha invitato l’Anas “a voler immediatamente revocare l'arbitrario provvedimento di limitazione del transito, concordando un incontro con le amministrazioni pubbliche interessate”. La nota è stata inviata anche al prefetto di Messina, per segnalare “l'enorme disagio provocato da decisioni assunte da Enti che non vivendo la realtà del territorio, non tengono minimamente in conto i gravi disagi creati alla popolazione locale. Ancora una volta il nostro territorio è frutto di ‘violenze’ burocratiche che vanificano l'operato di molti sindaci che quotidianamente lottano per garantire dei dignitosi servizi alla popolazione locale. Si invita – conclude il presidente dell’Unione dei Comuni – a voler adottare ogni più opportuno provvedimento al fine di impedire i gravi disagi e le interruzioni di pubblico servizio oggi esistenti”.