La fogna scorre nel torrente Agrò, ancora sversamenti da Savoca verso Santa Teresa
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Lo sversamento di fogna nel torrente Agrò
Da una parte le acque che arrivano dalla sorgente sui monti Peloritani, dall’altra i reflui fognari che scorrono a cielo aperto verso la foce. Il torrente Agrò continua ad essere periodicamente inquinato dagli sversamenti di fognatura che partono dal territorio di Savoca e si riversano nell’asta torrentizia in quello di Santa Teresa di Riva. La fuoriuscita, ancora una volta, avviene dall’ingresso della frazione San Francesco di Paola, sulla sponda sinistra del torrente Botte, ai margini di una pista sterrata utilizzata per attraversare il torrente, dove da almeno cinque giorni le acque maleodoranti formano un laghetto putrido disperdendosi poi lungo il letto per alcune centinaia di metri verso valle. Una fuoriuscita che parte a monte del depuratore fognario utilizzato dai due comuni, in corrispondenza di uno dei due scaricatori di piena realizzato tre anni fa dal Comune di Savoca sulle condotte reflue di adduzione all’impianto di depurazione di contrada Catalmo, come imposto dalla Regione nel caso in cui le pubbliche fognature convoglino congiuntamente acque nere ed acque bianche, in modo da smaltire la portata eccedente ed evitare che le acque piovane finiscano nel depuratore e provochino problemi al funzionamento al sistema di smaltimento dei reflui. Lo scolmatore di piena, secondo gli schemi di funzionamento, deve attivarsi solo in condizioni di pioggia e l’entrata in funzione in tempo di asciutta indica un malfunzionamento sulla rete fognaria, che da giorni sta provocando la fuoriuscita di reflui finiti nel torrente Agrò fino. Un problema che continua a verificarsi, in passato risolto dal Comune di Savoca con l’intervento di un mezzo autospurgo che sotto le direttive dell’Ufficio tecnico ha ripulito lo scaricatore di piena facendo cessare lo sversamento nel torrente.
