Martedì 23 Dicembre 2025
Completata la ristrutturazione dell'immobile Asp. I sindacati chiedono un confronto


La Casa della Comunità di Roccalumera è realtà: nel 2026 nuovi servizi per i cittadini

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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La struttura è stata totalmente ristrutturata

Un anno e mezzo dopo l’avvio dei lavori, la Casa della Comunità di Roccalumera è realtà. Con la visita di accertamento del direttore dei lavori, l’ingegnere Sergio Donato, è stata infatti decretata la fine degli interventi avviati a maggio del 2024 sull’immobile di via Torrente Sciglio che ospitava i servizi sanitari oltre a Guardia medica, Consultorio familiare e rilascio certificati. Quella del centro jonico è una delle 20 Case della Comunità della provincia di Messina, sorta grazie ad un finanziamento da 1.437.325 euro assegnato con le risorse del Pnrr-Missione 6 Salute per consegnare al territorio una struttura destinata a fornire molteplici servizi, promotrice di un modello di intervento multidisciplinare, dove il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze socio-sanitarie. I lavori sono stati eseguiti in appalto integrato dall’impresa “Pizzarotti & C. SpA” di Parma per l’importo di 1.120.128 euro e hanno riguardato la ristrutturazione integrale dell’immobile e il suo efficientamento energetico, con il consolidamento strutturale e l’eliminazione dell’umidità proveniente dal terreno (che in passato aveva comportato un forte ammaloramento della struttura), la completa riqualificazione interna ed esterna del fabbricato, il rifacimento ex-novo di tutti gli impianti idrico-sanitari, meccanici ed elettrici e tutte le opere di finitura (porte, infissi, impianti di condizionamento, antincendio etc.). Sulla copertura, dopo il rifacimento del pacchetto completo di impermeabilizzazione, è stato installato un impianto fotovoltaico di circa 19kW. Secondo le previsioni la struttura dovrebbe essere basata su un modello organizzativo che prevede la presenza a turno di 30-35 medici di medicina generale per 2 ore a settimana ciascuno, con apertura dell’ambulatorio h12 6 giorni su 7; la Continuità assistenziale notturna e festivi h24 7 giorni su 7; 10-15 ambulatori con 10-20 medici che svolgono attività ambulatoriale per i propri assistiti; 8-12 infermieri di famiglia e comunità (per attività ambulatoriali, di triage, valutazione dei bisogni di salute, assistenza domiciliare di base, prevenzione e teleassistenza); 5-8 unità di personale di supporto (amministrativo, tecnico e sanitario) e apertura del Punto unico di accesso dalle 8 alle 18 6 giorni su 7. L’11 dicembre l’Asp di Messina ha dato il via libera all’aumento di potenza della fornitura elettrica fino a 35 Kw per poter procedere ai collaudi, come chiesto il 21 luglio dal direttore dei lavori, e dunque ad inizio 2026 la struttura sarà operativa. 

Il 10 dicembre l'Asp ha trasmesso alle organizzazioni sindacali un aggiornamento dettagliato dello stato dell'arte e del fabbisogno di personale necessario per garantire l'avvio e il funzionamento delle nuove strutture territoriali, delineando una programmazione che coinvolge infermieri, coordinatori infermieristici e operatori socio-sanitari. Un piano articolato che fotografa una fase di profonda riorganizzazione dei servizi sanitari provinciali, destinata ad avere ricadute rilevanti sull'assetto complessivo dell'assistenza e sull'organizzazione del lavoro. Di fronte a questo scenario, il sindacato Fials Messina ha preso atto della proposta avanzata dall'azienda, ma ritiene indispensabile un passaggio di informazione più puntuale e di confronto sindacale: «La programmazione del fabbisogno di personale, infatti, non rappresenta un mero dato numerico, bensì incide direttamente sull'organizzazione e sui modelli organizzativi dei servizi, sui carichi di lavoro, sulla distribuzione delle risorse umane, sull'articolazione degli orari di lavoro e, più in generale, sulla qualità dell'assistenza resa ai cittadini - evidenzia il sindacato - per queste ragioni abbiamo subito chiesto formalmente la convocazione di un apposito incontro con la Direzione dell’Asp di Messina, al fine di acquisire piena contezza dello stato di avanzamento delle strutture previste dal Dm. 77/2022, dei criteri adottati nella definizione del fabbisogno di personale e delle modalità con cui l'Azienda intende procedere al reclutamento e all'assegnazione delle risorse professionali».


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