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La beffa della “nuova” palestra di S. Teresa: inagibile al basket, volley non oltre la B
di Andrea Rifatto | 11/07/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/07/2020 | ATTUALITÀ
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La palestra comunale di Bucalo
C’è grande attesa nel mondo sportivo di Santa Teresa per i lavori di adeguamento e messa a norma della palestra comunale di Bucalo, che verranno aggiudicati a breve e realizzati secondo un progetto da 591mila 230 euro, di cui 413mila 861 provenienti da un finanziamento del Governo e 159mila 386 garantiti dal Comune con un mutuo di Cassa Depositi e Prestiti, oltre a 17mila 982 euro già spesi dalle casse comunali per la progettazione esecutiva. L’impianto sarà adeguato alle normative vigenti in materia di impianti, protezione incendi e vie di fuga per poter essere accessibile al pubblico (di fatto gli spettatori sono sempre stati presenti in questi anni nonostante le tribune fossero inagibili) e subirà un restyling generale: secondo le volontà manifestate dall’Amministrazione negli anni scorsi, doveva essere destinato alle gare di pallavolo fino alla Serie A, mentre per la pallacanestro era stato deciso di realizzare una tensostruttura a fianco della scuola media. Nella delibera di Giunta numero 64 del 21 aprile 2016, su proposta dell’allora vicesindaco Danilo Lo Giudice, si deliberava infatti che “da un confronto con la società sportiva S. Teresa Asd Volley, che in atto utilizza la struttura per il campionato di pallavolo nella serie B, è emersa la necessità di poter disporre di una struttura in grado di poter ospitare i campionati di Serie A; la stessa struttura è stata utilizzata negli anni dalla società di basket Astamura - prosegue la delibera - la quale ha manifestato l’esigenza di una struttura idonea all’attività agonistica, dovendo programmare gli incontri di campionato in trasferta ospite in altre strutture dei paesi limitrofi. Le nuove esigenze emerse non consentono di realizzare con un unico progetto una struttura destinata ad entrambe le discipline sportive (pallavolo e basket)” specificava la Giunta, approvando un atto di indirizzo per “modificare il progetto dei lavori di adeguamento e messa a norma della palestra comunale di Bucalo destinando la struttura esclusivamente alla disciplina della pallavolo e rendendola tecnicamente funzionale ai campionati di serie A, prendendo anche in considerazione l’ipotesi di demolire l’attuale struttura e realizzare l’impianto attraverso una tensostruttura” e inoltre per “procedere ad incaricare apposito professionista per redigere il progetto esecutivo del campo di basket nell’area di pertinenza della scuola media Petri, utilizzando le medesime tecniche costruttive”. Nella relazione tecnico-illustrativa redatta dal progettista, l’architetto Gaetano Milone di Santa Teresa, tecnico esterno incaricato dal Comune, si legge invece che “la palestra comunale di Bucalo sarà destinata alla svolgimento di gare agonistiche e dilettantistiche di pallavolo e basket” e in effetti negli elaborati è stato tracciato anche il campo per la pallacanestro. Gli appassionati di entrambe le discipline rimarranno però delusi, perchè nel primo caso non sarà possibile raggiungere l’obiettivo prefissato, così come nel secondo l’idea di una nuova struttura adiacente alla scuola media “Petri” è rimasta solo sulla carta e il Palabucalo non sarà omologabile per il basket. Partiamo dal volley. L’elaborato redatto dall’arch. Milone prevede un campo da gioco di 18x9 metri, dunque regolamentare, ma la struttura manterrà la stessa altezza, ossia 7,20 metri, mentre per la Serie A2 è necessario avere almeno 8 metri che salgono a 9 per la Serie A1, senza possibilità di deroga: dunque mancherà già un requisito fondamentale. Le norme richiedono poi un minimo di 1.000 posti per il pubblico (derogabili a 600) per la A2 e 3.000 per la A1, mentre la palestra comunale, che verrà resa fruibile al pubblico con la demolizione della tribuna esistente per ottenere un miglioramento sismico e la realizzazione di una nuova tribuna prefabbricata autoportante, avrà solo 200 posti. Quindi al Palabucalo il volley non potrà andare oltre la Serie B. Per il basket, invece, l’impianto non sarà omologabile in quanto è prevista una superficie di gioco di 24x15 metri, mentre servirebbero minimo 26x16 metri almeno per i campionati regionali, ma soprattutto non sono garantite le misure della fascia di rispetto laterale, che deve essere di 2 metri ma che può comunque arrivare fino a 1,50: al Palabucalo, invece, il progetto prevede fasce di rispetto di 1,28 metri rispetto agli attuali 90 centimetri, misura che scenderà a soli 63 centimetri in corrispondenza delle panchine e del tavolo degli ufficiali di gara. Dunque l’Astamura, la storica società santateresina di pallacanestro fondata nel 1978, rimane ancora una volta beffata dopo le continue promesse e cambiamenti di programma fatti sin dal 2013, quando l’allora sindaco Cateno De Luca annunciò che “è già stato presentato un progetto per la realizzazione di una palestra su un terreno confinante con la scuola media, se entro dicembre non otterremo il finanziamento si attiverà un apposito mutuo di circa 700.000 euro per iniziare i lavori entro giugno 2014, impegno di un ex giocatore di basket!!!”. Promessa mai mantenuta (più che da giocatore fu da marinaio). Poi nel 2015 l’ex sindaco annunciò che il Palabucalo sarebbe stato destinato a pallavolo e basket e che entro ottobre 2015 sarebbero iniziati i lavori, mentre ad aprile 2016 l’Amministrazione cambiò nuovamente idea pensando a due impianti separati. Di certo c’è solo che dal 2010 l’Astamura si è dovuta spostare ad Antillo, poi ad Alì Terme e da qualche anno utilizza per gli allenamenti la palestra dei licei santateresini, non idonea per campionati agonistici. Adesso l’ennesima beffa.