Itala, il Comune smentisce la Cisl: "Nessuna condanna per comportamento antisindacale"
di Redazione | ieri | ATTUALITÀ
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Il municipio italese
Netta smentita dal Comune di Itala a quanto reso noto ieri dal sindacato Cisl Funzione Pubblica di Messina, che con un comunicato stampa aveva annunciato la condanna dell’ente per condotta antisindacale per la mancata attivazione, nei termini previsti, del tavolo di contrattazione decentrata per il personale dipendente, per il periodo compreso tra il 2011 e il 2022. Oggi l’Amministrazione comunale, con una nota a firma del sindaco Daniele Laudini e dell’avvocato Andrea Vadalà, smentisce quanto affermato dal sindacato, che si era espresso sulla vicenda con la segretaria generale Giovanna Bicchieri e il responsabile Funzioni Locali Maurizio Giliberto. «Il Tribunale di Messina non ha condannato il Comune di Itala per comportamento antisindacale e non ha accolto il ricorso presentato da Cisl Fp per la mancata contrattazione decentrata 2011-2021 - scrive il Comune - e la Sezione Lavoro non ha pronunciato alcuna condanna di condotta antisindacale dell'Ente locale, ma ha dichiarato "cessata la materia del contendere”. Il giudice del lavoro, in particolare, ha rilevato che le convocazioni fissate dal Comune per l'avvio della contrattazione decentrata, soprattutto con le sedute del 9 settembre e del 14 ottobre 2025, facevano venir meno quanto lamentato dal sindacato. Per tale motivo - evidenzia il difensore dell’ente e il sindaco - non ha trovato spazio la richiesta di condanna avanzata da Cisl Fp nel suo ricorso proposto ai sensi dell'art. 28 dello Statuto dei lavoratori». Articolo che prevede come “qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacale, su ricorso degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse, il pretore del luogo ove è posto in essere il comportamento denunziato, qualora ritenga sussistente la violazione di cui al presente comma, ordina al datore di lavoro, con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti”. «Dalla pronuncia del Tribunale è evidente - prosegue il Comune - che l'Autorità giudiziaria non ha ritenuto sussistente la violazione lamentata da Cisl Fp, tanto da non aver ordinato al datore di lavoro, con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e rimozione degli effetti. Il Comune ritiene che l'accusa, palesemente infondata, di condanna per comportamento antisindacale appare estremamente pregiudizievole dell'immagine di una Amministrazione che, sin dal suo insediamento, si è attivata per la risoluzione di annose questioni in un contesto di particolari criticità».