Mercoledì 08 Ottobre 2025
Lettera a Schillaci per avere certezze sui dati dei reparti di Cardiochirurgia pediatrica


"Ispezione urgente a Taormina e Palermo": il Comitato Genitori del Ccpm scrive al ministro

di Redazione | oggi | ATTUALITÀ

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La lotta dei genitori va avanti da due anni

Si rivolgono al ministro della Salute le famiglie dei piccoli pazienti del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo di Taormina per avere certezze sui numeri forniti dalla Regione in merito alle attività svolte dai reparti di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e Palermo. Con una lettera inviata al titolare del dicastero, Orazio Schillaci, il Comitato Genitori chiede di disporre un’ispezione urgente sia al Ccpm di Taormina (convenzionato con l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma) che all’Arnas Civico di Palermo, dove il reparto è gestito in convenzione con il Gruppo San Donato di Milano. «C’è una forte preoccupazione per le prospettive future della Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia - esordiscono i genitori - e l’ispezione si rende necessaria per verificare la veridicità e la completezza dei dati riportati dalla Regione siciliana nel documento relativo all’attività dei due Centri, dati che vengono utilizzati per la definizione della nuova Rete ospedaliera regionale». A titolo esemplificativo e per giustificare la richiesta, i genitori ricordano come nel 2016 venne denunciato l’invio al Ministero di un report inesatto, relativo al Ccpm di Taormina, nel quale si affermava che nel 2015 la Cardiochirurgia pediatrica avrebbe avuto soltanto tre pazienti dimessi, mentre i dati reali – documentati all’epoca da Asp e medici – indicavano circa 560 casi trattati in quell’anno. Un evidente scostamento (3 contro 560) si rivelò dunque “discrepanza abissale” e “documentazione diametralmente opposta” rispetto alla reale attività del Centro. Fu l’allora ministra Beatrice Lorenzin ad effettuare personalmente una visita a Taormina e verificare la reale attività svolta, scongiurandone la chiusura. 

«Riteniamo che anche oggi ci sia il rischio che si sia ripresentata tale anomalia - prosegue il Comitato - e ciò solleva forti dubbi sull’accuratezza e sull’onestà della reportistica ufficiale, mettendo a serio rischio il diritto dei cittadini siciliani, e non solo, ad avere cure adeguate e presidiate sul territorio. Riteniamo altresì fondamentale che le decisioni riguardanti il futuro di strutture di così alta specializzazione e delicatezza, che incidono in maniera diretta sulla vita dei nostri figli e di centinaia e centinaia di famiglie, vengano prese su basi trasparenti, oggettive e verificate sul campo». Per le famiglie del Ccpm, dunque, un’ispezione ministeriale permetterebbe di accertare la correttezza dei dati e ricostruire la cronologia e le eventuali responsabilità connesse alle eventuali alterazioni documentali. «Il Ccpm di Taormina, nato con l’obiettivo di garantire cure pediatriche di altissimo livello a livello regionale e internazionale, rappresenta una risorsa insostituibile per i bambini affetti da cardiopatie congenite - ricordano in conclusione le famiglie - e la sua convenzione con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ne certifica la qualità e l’eccellenza. Confidiamo, signor Ministro, che la Sua autorevole azione potrà garantire una giusta ed imparziale valutazione, assicurando che l’interesse primario della salute dei bambini resti al centro delle scelte della sanità pubblica».


COMMENTI

Giovanni Casale | oggi alle 10:30:56

E' semplicemente assurdo ed inverosimile che per interessi politici, alcuni rappresentanti da noi eletti indegnamente, possano distruggere quanto di buono anzi di eccellente si riesce a costruire in questa nostra terra.

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