“Inserire i diversabili nel mondo lavorativo”: la battaglia di Penelope e Dispari Onlus
di Andrea Rifatto | 29/10/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/10/2016 | ATTUALITÀ
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La manifestazione in piazza Municipio
“Abili si, disabili no”. “Assumere un disabile non è un limite”. Sono alcuni degli slogan esposti ieri mattina in piazza municipio a S. Teresa di Riva nel corso della manifestazione pubblica “People first”, organizzata dall’associazione Pelelope, affiancata dalla Dispari Onlus, per promuovere la raccolta firme a sostegno della proposta di deliberazione avanzata al Consiglio comunale con cui si chiede l’adozione di un regolamento per l'inserimento lavorativo dei diversamente abili.
L’obiettivo è riportare al centro dell'azione politico-amministrativa e del dibattito pubblico le persone e il diritto alle pari opportunità.
Volontari, famiglie e cittadini si sono radunati sulla scalinata del municipio per ribadire la necessità di prestare maggiore attenzione alle esigenze di giovani e meno giovani diversabili che spesso vengono trattati come “oggetti” da collocare in appositi spazi separati, “differenziandoli” dal resto dei cittadini a cui è riconosciuto il diritto al lavoro, all'autonomia e all'esistenza sociale. “Lo Statuto comunale di S. Teresa prevede degli istituti di partecipazione che quasi nessuno utilizza: uno di questi prevede che il 10% degli elettori possa presentare una proposta di deliberazione di Giunta o di Consiglio comunale – ha spiegato Giuseppe Bucalo, presidente della Penelope – e noi proponiamo un regolamento per l’insediamento lavorativo nel campo degli appalti pubblici, in modo tale che il Comune stabilisca annualmente quali siano gli appalti che destina a ditte che si impegnano ad assumere disabili. Il documento serve a disciplinare le modalità con le quali attuare questa iniziativa ma è importante anche perché una volta approvato dovrà essere applicato da tutte le amministrazioni future”. Tutto ciò a costo zero per l’Ente, che nell’affidamento delle gare dovrà basarsi anche su criteri che premiano la presentazione di un progetto per l’inserimento lavorativo dei diversabili. “L’idea viene condivisa da tutti ma dal punto di vista pratico è mancato finora un impegno concreto – sottolinea Bucalo –: adesso il presidente del Consiglio, Santino Veri, che ha firmato stamane la proposta, ci ha comunicato che il regolamento che abbiamo redatto verrà inviato all’Anac per verificare se sia in contrasto con le norme anticorruzione: una volta ottenuta la risposta, si vedrà se apportare modifiche e il Consiglio dovrà discuterne pubblicamente e prendersi eventualmente la responsabilità di dire no”. “La Dispari Onlus ha aderito a questa iniziativa – ha spiegato la vicepresidente Natalina Polmo – perché c’è la necessità di incrementare l’inserimento lavorativo soprattutto dei ragazzi che terminano l’obbligo scolastico e hanno esigenze e bisogni a cui nessuno risponde. A nostro avviso è importante offrire opportunità di lavoro a costo zero ai diversabili, per garantire un impiego costante per tutto l’anno”. “Le firme raccolte sono state oltre 100 e possiamo dire che il primo passo è compiuto – ha aggiunto Bucalo – : la raccolta non si ferma: l’obiettivo sono le 800 firme necessarie a presentare la proposta di deliberazione al Consiglio e l'allargamento della campagna a tutti i comuni del comprensorio jonico, molti dei quali nei mesi scorsi si sono detti sensibili al problema, per poi disinteressarmene in favore di altre priorità”. Chi volesse sottoscrivere la petizione, appoggiare la campagna e allargarla nel proprio comune può contattare l'associazione Penelope presso l'Help Center di via Cristoforo Colombo (angolo via Cavour) a S. Teresa, quartiere Torrevarata, tel. 0942.793277.