Domenica 10 Agosto 2025
L'impianto realizzato dal Comune grazie ai fondi della Regione ha reso l'acqua potabile


Inaugurato il dearsenificatore di Nizza: "Tempi record per l'unica soluzione possibile"

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Trusso, Santisi, De Luca, Briguglio, Nocifora e Gregorio

Inaugurazione ufficiale questa mattina per il nuovo dearsenificatore di Nizza di Sicilia, l’impianto di trattamento dell’acqua per la riduzione dell’arsenico realizzato dal Comune per superare la crisi che per nove mesi ha colpito il paese a causa della mancata potabilità dell’acqua, contaminata dal metalloide oltre i limiti di legge. In contrada Ciappola, dove sorgono i serbatoi di accumulo dai quali l’acqua viene immessa nell’acquedotto comunale, si sono ritrovati il sindaco Natale Briguglio, il vicesindaco Antonio Nocifora, il capogruppo di maggioranza e consigliere metropolitano Domenico Santisi, la consigliera comunale Angela Gregorio, l'attivista del M5S Guglielmo Trusso e il deputato regionale Antonio De Luca, capogruppo del Movimento Cinque Stelle che nei mesi scorsi ha presentato un emendamento alla manovra finanziaria all’Ars consentendo al Comune di ottenere un contributo da 400mila euro per realizzare l’impianto. «Abbiamo risolto in nove mesi un problema che altrove in Italia stanno ancora affrontando da anni - ha evidenziato il sindaco Briguglio - era l’unica soluzione attuabile per bloccare l’arsenico e anche altri metalli e oggi Nizza ha il primo impianto del genere in Sicilia. Abbiamo corso per attivare l’impianto e far tornare l’acqua potabile entro agosto - ha aggiunto il primo cittadino - adesso stiamo completando le lavorazioni per sistemare gli ultimi dettagli». Un sistema complesso, realizzato con l’installazione di due filtri automatici ad idrossido di ferro che purificano l’acqua con un ciclo di lavaggio della durata di 15 minuti inviandola poi alle utenze, mentre l’acqua di lavaggio finisce in una vasca di accumulo, costituito da pompe dosatrici automatiche, pompe di rilancio e quadri elettrici e costruito dalla società “Water & Industrial Services Company Spa” di Milano per una spesa di 283mila 864 euro. «Per i primi anni potremo utilizzare le somme del ribasso d’asta per la gestione del dearsenificatore - ha sottolineato Briguglio - dopo i primi due mesi la ditta capirà quali componenti sarà necessario sostituire ma i costi di gestione non supereranno i 10mila euro l’anno e incideranno in maniera minima sulle casse comunali, senza aumenti in bolletta per i cittadini».

Sulle cause della contaminazione dell’acqua con l’arsenico, ossia se si tratti di un fenomeno naturale esistente da anni legato alla morfologia del territorio o se possa essere stata provocata dai lavori del raddoppio ferroviario dopo l'accumulo delle terre da scavo, l’Amministrazione comunale non si esprime, anche perchè prima di ottobre 2024 non erano state svolte analisi per la ricerca di arsenico nell’acqua: «L’importante per noi era risolvere il problema - afferma il sindaco di Nizza - ringrazio l’onorevole De Luca e il capogruppo Santisi per l’impegno profuso, la sinergia tra politici e tecnici ha portato ad un risultato in tempi record». Per il deputato Antonio De Luca «questo intervento è la dimostrazione pratica che le norme possano essere al servizio del territorio e non siano solo mancette - ha detto oggi - e che la stessa legge può essere utilizzata bene o male. A Nizza abbiamo adesso una soluzione che fa scuola e che non grava eccessivamente sulle casse comunale. Un’opera - ha aggiunto - realizzata più velocemente di quelli che purtroppo, in ambito sanitario, sono i tempi di attesa per una Tac in Sicilia». Attualmente l’acquedotto comunale ha una portata di 16,7 litri al secondo in quanto una pompa è guasta e va sostituita e a regime si prevede una portata di 25 litri al secondo.


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