Mercoledì 12 Novembre 2025
Problemi discussi in municipio e il sindaco esorta la Città metropolitana ad agire


Il "Pugliatti" di Furci cade a pezzi: gli studenti protestano e Francilia scrive a Basile

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Aula fatiscenti e laboratori chiusi

Aule che cadono a pezzi, corridoi allagati ad ogni pioggia, spazi esterni nel degrado e laboratori chiusi per rischio sismico. È a dir poco disastrosa la situazione all’Istituto superiore “Salvatore Pugliatti” di Furci Siculo. Gli studenti hanno deciso di protestare e si sono recati in municipio dal sindaco Matteo Francilia, che li ha convinti ad entrare in classe interloquendo con una delegazione formata da Gaetano Sturiale, Giuliana Sturiale e Michele Foscolo e dalla referente della Consulta studentesca Denise Triolo. Le condizioni dell’edificio continuano a peggiorare, tra infiltrazioni d’acqua, cornicioni pericolanti e l’interdizione dei laboratori di Tornitura e Saldatura, Meccanico-Termico, Energie rinnovabili e Linguistico, decisa a settembre 2023 in seguito alle verifiche di vulnerabilità sismica. Situazioni che pregiudicano il regolamento andamento dell’attività scolastica. Francilia ha scritto ieri al sindaco metropolitano Federico Basile chiedendo un incontro urgente, anche con i tecnici dell’edilizia scolastica, per discutere di manutenzione strutturale, sicurezza, agibilità, laboratori, impianti, verificare gli ultimi sopralluoghi, definire priorità e tempistiche con un piano di interventi urgenti e non urgenti, coperture finanziarie e cronoprogramma. «Pur non essendo di nostra competenza - ha commentato il sindaco - come Amministrazione comunale ci siamo messi subito a disposizione per supportare gli studenti, la dirigente, i docenti e il personale, facendo fronte comune per migliorare le condizioni della scuola. La situazione è diventata insostenibile, nel corso degli anni abbiamo segnalato più volte queste problematiche alla Città metropolitana, ma adesso siamo arrivati al limite e quella degli studenti è una sacrosanta "battaglia" di buon senso». 

La dirigente Maria Elena Carbone, reggente da circa un mese al posto della titolare Maria Magaraci, spiega che «fin dal mio insediamento ho avviato immediatamente un procedimento per intervenire sulle criticità più urgenti, al fine di garantire nel più breve tempo possibile la sicurezza e il benessere degli studenti e del personale. Parallelamente, si sta per presentare un progetto specifico, finanziato con fondi regionali, per la riqualificazione parziale della sede, con l’obiettivo di fornire all’intera comunità scolastica spazi più adeguati, moderni e sicuri». Carbone ricorda come i problemi strutturali siano di natura storica e richiedano un impegno congiunto e strutturale della Città metropolitana e degli organi regionali competenti, mentre il dirigente scolastico ha responsabilità dirette in materia didattica, organizzativa e di sicurezza interna, ma non dispone di poteri né di fondi diretti per manutenzione straordinaria o ristrutturazione degli edifici scolastici, che rientrano invece nelle prerogative dell’Ente proprietario. «Continueremo a monitorare la situazione e collaborare attivamente con gli enti preposti - conclude la reggente - affinché le criticità segnalate vengano risolte in modo definitivo e nel più breve tempo possibile, nella consapevolezza che la scuola debba essere un luogo sicuro, accogliente e dignitoso per tutti».


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