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Il grande animo di Francesco salva sette vite: la donazione d'organi ultimo gesto d'amore
di Andrea Rifatto | 26/04/2024 | ATTUALITÀ
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Francesco Caruso aveva 22 anni
La grande generosità di Francesco Caruso e il nobile gesto dei genitori che hanno donato gli organi faranno vivere altre persone. L’espianto di cuore, fegato, reni e cornee, effettuato all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina dall’equipe coordinata dal dottor Giuseppe Bova, ha permesso di salvare la vita ad altre sette persone, tra cui una bambina di Torino e altri pazienti all’Ismett e al Civico di Palermo, mentre le cornee sono state consegnate alla banca degli occhi. Un gesto di grande generosità e altruismo voluto da mamma Sabrina e papà Enrico genitori anche per rispettare la voglia del giovane di aiutare sempre gli altri. Dopo l'accertamento di irreversibilità delle funzioni cerebrali da parte della commissione medica e la constatazione del decesso, avvenuto a causa dell’incidente stradale di sabato scorso a Taormina, si è messa in moto la complessa macchina per le operazioni di espianto degli organi che ha coinvolto fino a 150 persone, di cui 30 tra medici e infermieri del “San Vincenzo” costantemente supportati dall’Asp di Messina, che si è attivata immediatamente appena giunta la richiesta. Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Giuseppe Cuccì, si è unito al dolore della famiglia e si è complimentato con l'equipe coordinata dal dottor Giuseppe Bova che ha eseguito l’intervento: “La donazione di organi è di fondamentale importanza – ha detto Cuccì - per garantire la sopravvivenza di molti individui, che spesso si trovano in una situazione di estrema urgenza e dipendono dalla generosità di chi ha deciso di donare i propri organi. Grazie all'espianto e alla successiva donazione, è possibile salvare vite umane, dando una seconda possibilità a chi altrimenti non avrebbe avuto alcuna speranza di guarire. È importante sensibilizzare la popolazione sull'importanza della donazione, perché ogni giorno in Italia e nel mondo molte persone muoiono in attesa di un trapianto. Donare i propri organi - ha concluso - significa donare la vita e regalare una speranza concreta a chi lotta contro malattie gravi e spesso incurabili”. L’ultimo saluto al 22enne letojannese sarà dato sabato 27 aprile, alle ore 15.30, nella chiesa San Giuseppe di Letojanni, dove si terranno i funerali. In paese sarà lutto cittadino, proclamato questa mattina dal sindaco Alessandro Costa con un'ordinanza che dispone la chiusura di tutte le attività commerciali dalle 15 alle 18 e comunque fino al termine del passaggio del corteo funebre, considerato che saranno in tanti a stringersi attorno alla famiglia di Francesco per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. Oggi pomeriggio sarà eseguita l’autopsia e la salma giungerà in tarda serata al Polifunzionale di Letojanni, dove sarà allestita la camera ardente. Diverse le iniziative promosse in questi giorni: un amico della vittima ha avviato una raccolta fondi per il ricordo nel giorno del funerale e una donazione alla famiglia: l’obiettivo è arrivare a 15.000 euro, cifra raggiunta in tre giorni con oltre 600 donazioni. Le scuole di Letojanni e Mazzeo hanno avviato una raccolta fondi che sarà devoluta all'associazione “Fratres” di Letojanni, per continuare la grande missione di Francesco di aiutare gli altri anche attraverso la donazione: “Siamo grati per questa attenzione verso la nostra associazione - ha detto la Fratres - che potrà proseguire, nel gioioso ricordo di Francesco, nella sua principale opera di donazione del sangue per gli ammalati bisognosi di terapia trasfusionale”.