"Il giudice di pace non va chiuso": Paratore chiede responsabilità ai sindaci
di Andrea Rifatto | 03/10/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/10/2019 | ATTUALITÀ
1366 Lettori unici
Il confronto svoltosi a Pagliara
“L’Ufficio del giudice di pace di Alì Terme non va chiuso, mi sono reso conto che funziona e mi batterò per mantenerlo, però ognuno di noi si deve responsabilizzare perché ha assunto degli impegni che vanno onorati”. A dirlo è stato il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, Davide Paratore, nel corso di un incontro a Pagliara con i sindaci del comprensorio per discutere della gestione del presidio di giustizia e invitarli a versare le quote, dopo il primo confronto di giugno nel quale si era paventato il rischio di chiusura. “Mi sono ravveduto, togliere un servizio e mandare i cittadini a Messina significa aver perso tutti – ha evidenziato – ogni porta che si chiude è un segnale negativo per il territorio. Ho invitato i Comuni di Limina, Mandanici e Itala ad aderire perché non possono e devono sottrarsi a questo impegno, il giudice di pace ha una giurisdizione in cui ricadono anche loro e dunque hanno degli obblighi. Dobbiamo ottimizzare la gestione del personale per non aumentare le spese ma i Comuni devono versare quando dovuto altrimenti si hanno difficoltà. Magari tra qualche anno il Ministero di Giustizia tornerà a gestire il giudice di pace e noi nel frattempo abbiamo reso un servizio ai cittadini, evitando che venga chiuso, perché una volta che ciò avviene è difficile, se non impossibile, riaprirlo”. A giugno era emerso come il debito per la gestione, dall’1 aprile 2017 al 31 marzo 2019, fosse di quasi 93mila euro e nei mesi scorsi alcuni Comuni hanno versato alcune quote che dovrebbero aver fatto diminuire la passività. “La giustizia di prossimità nel 2020-2021 andrà ad assumere un ruolo ancora più importante – ha detto il sindaco di Nizza, Piero Briguglio – perché il legislatore si è reso conto dell’errore commesso 20 anni fa con l’abolizione delle preture, che ha lasciato scoperto il territorio portando tutti a recarsi al giudice di pace di Messina. Adesso vi è la possibilità di dare una risposta al territorio e le istituzioni devono darla in modo concreto mantenendo questo Ufficio”. Paratore ha evidenziato come vada fatta una battaglia politica per mantenere gli Uffici che esistono sul territorio e a tal proposito ha invitato il sindaco di S. Teresa Danilo Lo Giudice, anche nella qualità di deputato regionale, di verificare la voci che da tempo paventano un trasferimento della sede Inps di S. Teresa. Allo stesso tempo Lo Giudice ha invitato i colleghi a versare le quote arretrate per i canoni di locazione del Centro per l’impiego di S. Teresa, che offre servizi per i centri del comprensorio.