Il Ccpm di Taormina rimane aperto: un'altra proroga aspettando la soluzione definitiva
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina
La chiusura del 31 luglio è scongiurata e adesso si dovrà lavorare per trovare la soluzione migliore per il mantenimento del reparto. Il futuro della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina è stato al centro dell’ultima seduta della Commissione Salute all’Ars, alla quale hanno partecipato il capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Salute Giuseppe Sgroi, il dirigente generale del Dipartimento della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, l’Asp di Messina con il direttore generale Giuseppe Cuccì e il direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi, l’ospedale “Bambino Gesù” di Roma con il presidente Tiziano Onesti, il direttore generale Antonio Perno e il direttore sanitario Massimiliano Raponi, il Ccpm di Taormina con i responsabili di Cardiochirurgia pediatrica Sasha Agati, Cardiologia pediatrica Paolo Guccione, Cardioanestesia pediatrica Enrico Iannace e la coordinatrice infermieristica Cinzia Pirti, oltre a Mariarosaria Cianciolo del Comitato genitori dei piccoli pazienti. La Commissione, presieduta dal deputato Giuseppe Laccoto, ha ribadito all’unanimità come la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina sia un eccellenza che vada mantenuta e ha comunicato che il governo regionale ha già inviato al Ministero della Salute la richiesta di proroga per un altro anno della convenzione con il “Bambino Gesù”, in attesa di una possibile deroga al decreto Balduzzi per mantenere due strutture in Sicilia, con l’inserimento del reparto nella Rete ospedaliera tramite la connessione con una Cardiochirurgia esistente. La scelta dovrebbe avvenire tra l’ospedale “Papardo” di Messina (che però è un Dea di primo livello) e il Policlinico di Catania (Dea di secondo livello). «Come medici siamo contenti - ha commentato Agati - finalmente si apre uno spiraglio per la definitiva stabilizzazione del Ccpm e adesso aspettiamo la proroga entro il 31 luglio». La soddisfazione del Comitato dei genitori De Luca (M5S): “Voteremo risoluzione per farla inserire in rete ospedaliera”
«Abbiamo appreso che è stata formalizzata la richiesta di proroga della durata di un anno per il Ccpm di Taormina - commentano - e questa proroga rimarrà in vigore fino a quando non riusciremo ad ottenere la tanto attesa deroga. Siamo sicuramente soddisfatti di constatare che la volontà di mantenere il Ccpm a Taormina è condivisa in modo unanime. Attualmente, si stanno esaminando diverse ipotesi e richieste per garantire non solo la stabilità, i posti letto necessari, ma anche un potenziamento delle risorse, in considerazione dell'importante, incessante, ricca e insostituibile attività svolta dalla Cardiochirurgia pediatrica. Pare che i lavori e le valutazioni necessarie per ottenere la deroga proseguiranno con determinazione, in un forte impegno verso il mantenimento di questo centro ubicato in una posizione strategica. L'incontro si è rivelato molto positivo - prosegue il Comitato - evidenziando l'importanza di chiarire la posizione della Regione e riconoscere il valore dell’instancabile attività delle famiglie, che si sono mobilitate in ogni modo possibile per tutelare questo gioiello della sanità. Rimaniamo di certo in attesa e in costante allerta, ma con rinnovata fiducia, della nuova rete ospedaliera e dell'impatto che essa avrà sul Ccpm. I nostri sforzi, i nostri sacrifici, il nostro grido disperato, non sembrano essere stati vani».
«La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è un punto di riferimento fondamentale per tantissime famiglie siciliane e del Meridione d’Italia, non può essere messa assolutamente in discussione, né può essere ubicata in altri posti, come suggerito da qualcuno, visto che funziona benissimo dove sta. Ho proposto una risoluzione in commissione, che voteremo prossimamente per spingere il governo a inserirla a Taormina nella rete ospedaliera». È quanto ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca “La risoluzione – spiega Antonio De Luca – mira a indirizzare il governo a inserire nella nuova rete ospedaliera le due Cardiochirurgie pediatriche, ma esplicita che, nella malaugurata ipotesi in cui non dovesse arrivare la deroga ministeriale per dare il via libera a entrambe, quella che dovrà restare in vita è certamente quella di Taormina, considerato che quella di Palermo non è in grado di operare autonomamente e che ha la convenzione col San Donato prossima alla scadenza”. Antonio De Luca chiede inoltre chiarezza sui posti letto della struttura: «Otto posti letto complessivi non sono sufficienti, ce ne vogliono almeno 18: 8 di cardiochirurgia pediatrica, 6 di terapia intensiva e 4 di rianimazione, atteso che il reparto di Taormina ha un tasso di occupazione saturo, mentre quello di Palermo, al momento, risulta avere 5 posti letto non attivi e con un tasso di occupazione bassissimo».