Il caos nel trasporto pubblico sbarca all'Ars: poche risposte e solo promesse dal gestore
di Andrea Rifatto | 31/10/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/10/2025 | ATTUALITÀ
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Arrivati sul tavolo della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars i disservizi del trasporto pubblico locale nel comprensorio jonico. In audizione sono intervenuti l’architetto Carmelo Ricciardo, dirigente responsabile del Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, i legali rappresentanti dei tre consorzi che si sono aggiudicati i quattro lotti siciliani e i sindaci di Antillo, Fiumedinisi e Itala, i comuni che stanno soffrendo i maggiori disagi per linee soppresse, percorsi allungati e incertezze quotidiane. «Abbiamo preso atto come il gestore sconosca le nostre realtà e molte problematiche - commenta Davide Paratore, sindaco di Antillo - hanno preso l’impegno a rimediare ma ci sono linee che continuano a mancare rispetto al passato e lunghi giri che i pendolari sono costretti ad affrontare, ad esempio gli studenti che partono dal mio comune alle 6.30 arrivano a Giardini Naxos e Taormina alle 8.30. Aspettiamo risposte concrete - conclude Paratore - e ringraziamo la Commissione e in particolare l’onorevole Giuseppe Lombardo per aver intrapreso una battaglia a difesa del territorio». Per Lombardo (Sud chiama Nord) la seduta si è conclusa con un nulla di fatto ma la partita è appena iniziata: «Il dirigente Ricciardo non ha fornito alcuna risposta rispetto alle precise richieste avanzate - commenta il deputato - in particolare circa l’adozione dei piani obbligatori previsti dal contratto (servizi sostitutivi, accessibilità, intervento, controlleria, lingua inglese, sicurezza e carta servizi), tutti documenti che ai sensi dell’art. 23 del contratto sono oggetto di possibili penali in caso di mancata adozione». Durante la seduta, Lombardo ha inoltre chiesto al Dipartimento se siano state monitorate le decine di corse per migliaia di chilometri non effettuati dall’1 luglio, data di avvio del nuovo contratto novennale: «La cosa più grave – spiega il parlamentare – è che la Regione paga anticipatamente il 96% del valore del contratto, pari a circa 70 milioni di euro l’anno, salvo conguaglio a fine esercizio, ma senza che sia chiaro chi e come verifichi le corse realmente svolte. Per fare un esempio concreto una sola corsa, andata e ritorno, su una tratta di 35 km, se non effettuata per 9 anni, comporterebbe 350mila euro di corrispettivi regalati». Il parlamentare ha quindi formalizzato la richiesta di verifica puntuale di tutte le corse non effettuate dall’1 luglio e di tutti i servizi non ancora attivati, che potrebbero generare l’applicazione di penali contrattuali: «La partita del tpl extraurbano – conclude Giuseppe Lombardo – è appena iniziata. Continueremo a vigilare con determinazione perché ogni euro pubblico sia speso nel rispetto dei cittadini e della qualità del servizio».












