Graniti, Gaggi e Motta Camastra: arrivano i fondi per completare fognatura e depuratore
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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I lavori eseguiti negli anni scorsi
Notizie confortanti dall’Assemblea territoriale idrica di Messina per completare un’opera attesa da oltre 20 anni nella valle dell’Alcantara. Nel programma di investimenti sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un valore di oltre 2,1 miliardi di euro, sono stati finanziati diversi interventi nel settore depurativo localizzati nel territorio dell’Ati di Messina, già oggetto di precedenti contributi e progettualità, coordinati sotto l’egida del Commissario unico per la Depurazione e sviluppati in collaborazione e in intesa con l’Ati. Tra questi il progetto per la realizzazione del sistema fognario-depurativo a servizio dei comuni di Graniti, Gaggi e Motta Camastra, opera avviata circa dieci anni fa ma mai completata. Il costo totale ammonta oggi a 7.566.647 euro e la copertura è garantita con 3.430.000 euro di risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e 4.136.647 euro di cofinanziamento con altri fondi. Un progetto nato nel 2005, quando il Comune di Graniti, capofila dell’intervento, ottenne un finanziamento di 2.582.284 euro dal Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di un impianto di depurazione e delle relative condotte di adduzione nella frazione Muscianò, seguito dalla sottoscrizione di un protocollo di intesa con i Comuni di Gaggi e Motta Camastra per l'adeguamento ed il potenziamento dell'esistente impianto di depurazione di Gaggi e la realizzazione delle condotte fognarie di adduzione provenienti da Graniti e Motta Camastra, finalizzato al disinquinamento del fiume Alcantara. Nel 2012 è giunto un altro finanziamento regionale da 2.136.467 e tra 2017 e 2018 è avvenuta la consegna dei lavori, previsti da un progetto da 4.510.000 euro, all’impresa “Isaf Costruzioni Srl” di Fiumefreddo di Sicilia, ma non si è mai arrivati al completamento tra contenziosi e intoppi burocratici e i lavori sono stati sospesi nel 2020, in quanto tutte le opere eseguibili nelle aree disponibili erano state completate. Successivamente è emersa la necessità di redigere una variante al progetto e ad aprile 2024 il sindaco di Graniti, in considerazione del fatto che le lavorazioni risultavano ormai sospese da quasi quattro anni, ha richiesto un tavolo tecnico con il Parco fluviale dell’Alcantara e la Regione per la celere risoluzione delle problematiche che avevano portato alla grave situazione di stallo dell’intervento. Tavolo tecnico che si è tenuto a maggio 2024 a Palermo, nel corso del quale si è stabilito di stralciare dalla perizia di variante le lavorazioni inerenti alla realizzazione dell’impianto di fitodepurazione a valle dell’impianto di trattamento, che ha ricevuto parere negativo dal Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti poiché “la realizzazione di un impianto di fitodepurazione a valle dell’impianto di depurazione risulta ridondante e quindi non necessaria in quanto quest’ultimo è già progettato e dimensionato per limiti allo scarico più restrittivi di quelli strettamente necessari e pertanto risulta già pienamente rispondente al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale per la tutela ed il risanamento del fiume Alcantara, corpo idrico recettore dello scarico”. Il 10 febbraio 2025 il sindaco di Graniti ha quindi chiesto alla direzione lavori di procedere urgentemente con la rimodulazione della perizia di variante già trasmessa a marzo 2020, stralciando le opere afferenti all’impianto di fitodepurazione e procedendo alla valutazione dei maggiori importi per adeguamento dei prezzi. Variante consegnata nei mesi scorsi con una previsione di spesa di ulteriori 2 milioni di euro. Adesso la svolta con l’integrazione del finanziamento che dovrebbe consentire di raggiungere l’obiettivo. Attualmente restano pertanto da eseguire il completamento della rete di collettamento dei reflui (solo per parti marginali), la realizzazione dell’impianto di trattamento avanzato per la rimozione di inquinanti e nutrienti e le opere di mitigazione e rinaturalizzazione delle aree di sedime dei vecchi depuratori comunali.










