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Giovani e integrazione: la sfida del presente contro ogni discriminazione
di Andrea Rifatto | 21/02/2015 | ATTUALITÀ
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Il tavolo dei relatori
L’integrazione tra culture diverse come occasione di crescita degli individui. È il messaggio lanciato durante la conferenza provinciale sull’immigrazione svoltasi venerdì e sabato nell’ambito dell’InterculturalFest 2015, organizzato dall’Anolf Cisl di Messina. Due appuntamenti, a Roccalumera e Messina, dove è stato dato spazio ad ampie riflessioni in merito alla convivenza tra culture diverse nel nostro Paese e in particolare all’inserimento nella società dei giovani di origine straniera nati in Italia. Alla prima conferenza, svoltasi all’Antica Filanda della cittadina jonica, hanno preso parte esperti e partecipanti al progetto “I giovani e le seconde generazioni”, tra cui i presidenti Leo Club e Lions Club di Santa Teresa di Riva, Giuseppe Migliastro e Antonio Scarcella, e i dirigenti scolastici degli istituti della provincia. Presente anche il rappresentante della Direzione per l’Immigrazione del Ministero del Lavoro, Serena Matarese, che ha illustrato il progetto “Filo diretto con le Seconde Generazioni” e il Portale Integrazionemigranti.gov.it.
Il presidente provinciale dell’Anolf di Messina, Carlo Mastroeni, ha sottolineato come le numerose famiglie di immigrati che da tempo risiedono nel nostro territorio siano ormai perfettamente integrate e rappresentano una ricchezza per l’intero Paese: “Non dobbiamo avere atteggiamenti di rifiuto e preconcetti verso gli immigrati – ha spiegato –: essere italiani é una caratteristica dello spirito ed é importante arricchire la ‘squadra’ con elementi di culture diverse”. “La sfida deve necessariamente essere quella di riuscire a socializzare senza porsi barriere legate alla provenienza dell’interlocutore – ha spiegato nel suo intervento il presidente del Leo Club, Giuseppe Migliastro – e un ruolo fondamentale deve necessariamente essere svolto dalle istituzioni. È inammissibile che ancora oggi si legga sui giornali di episodi di discriminazione legati alla razza provenienti da chi ha responsabilità di rappresentanza politica o nel mondo dello sport. Proprio qualche giorno fa nel mio comune di residenza, S. Teresa di Riva – ha proseguito – è scoppiata una polemica per i criteri di ammissione ad un concorso di bellezza: fra i requisiti, oltre alla residenza nel comune, è stata richiesta la cittadinanza, negando così a chi magari vive da sempre a Santa Teresa di Riva di parteciparvi. Per fortuna però esiste anche l’altra faccia della medaglia: è il caso di Forza d’Agrò, centro di novecento anime dove circa il dieci per cento dei residenti è di nazionalità straniera e dove coesistono in armonia e fratellanza cittadini di ben dodici nazionalità. La comunità straniera più numerosa è quella rumena, che è addirittura rappresentata in consiglio comunale. Questo - ha concluso Migliastro - è sicuramente l’esempio di come la diversità venga vista non come fattore destabilizzante bensì come motivo di ricchezza, di arricchimento culturale e umano”
Fondamentali, poi, le testimonianze dei giovani immigrati di seconda generazione, che hanno raccontato le loro esperienze di confronto con la società italiana, definendosi portatori sani di diversità positiva, elementi di un’unica squadra che gioca per vincere la partita dell’integrazione.
A raccontare esempi di mescolanza tra le diverse culture le parole dei dirigenti scolastici di alcuni istituti del comprensorio. “La scuola é un luogo importante per assicurare l’integrazione positiva come risorsa – ha affermato Mirella Guta, al vertice dell’Ic di Roccalumera e Mistretta – e bisogna aiutare gli stranieri ad amare sia la loro cultura che le nostre usanze”. Laura Tringali, dirigente dell’Istituto comprensivo di Santa Margherita, e Mimma Sturiale, in rappresentanza del Comprensivo di S. Teresa di Riva, hanno ribadito come la scuola debba essere attenta al corretto inserimento degli studenti stranieri, con cui siamo noi italiani a doverci integrare. Le conclusioni dela conferenza sono state affidate al presidente nazionale dell’Anolf, Mohamed Saady, e al segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, che ha esposto nella nostra realtà economica e le opportunità per far rimanere i giovani di seconda generazione nel territorio. Nella seconda giornata a Messina si è invece discusso del fenomeno dell’immigrazione nella città dello Stretto.