Giardini, viabilità caotica e zero programmi: Fratelli d'Italia attacca l'Amministrazione
di Redazione | 24/08/2024 | ATTUALITÀ
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Code all'ingresso della città
«Basta un semplice urto fra due auto e la già caotica viabilità finisce con il diventare ancora più infernale, tutto si blocca compresi i mezzi di soccorso fermi nel traffico». Il Circolo di Fratelli d’Italia di Giardini Naxos contesta l’assenza di una strategia politica ed amministrativa atta a pianificare negli anni interventi utili al miglioramento della viabilità, anche facendo ricorso ai fondi del Pnrr: «Ciò mostra in maniera impietosa il degrado strutturale e sociale di una cittadina che si vanta di vivere di turismo - rileva il presidente del Circolo, Franco Barberio - le rotonde, sistemi intelligenti di controllo del traffico con videosorveglianza attiva, realizzazione di parcheggi, sistemi collettivi di mobilità urbana (bus), presenza maggiore di chi è deputato al controllo, sono solo alcune soluzioni che da tempo dovevano attuarsi e che da sempre chiediamo e che mai si sono fatte. Manca il controllo del territorio, mai come in questa estate assente, anche se bisogna dare atto dell’impegno delle Forze dell’ordine e della Polizia locale, nonostante l’esiguo numero di agenti. Soste selvagge in ogni dove e parcheggi vuoti, complice anche il costo esorbitante di un’ora di sosta, ma anche la mancanza di senso civico di tantissimi cittadini che ritengono le quattro frecce accese, giusto il tempo del caffè o per comprare il pane, la soluzione ottimale delle macchina ferma in doppia fila. Senza dimenticare i pullman di linea costretti a fermarsi in mezzo alla strada per far salire i passeggeri, bloccando il traffico, perché le aree di sosta di loro pertinenza sono occupate, o impossibilitati a procedere a causa di auto posteggiate o meglio ferme, ma sempre rispettando la regola delle quattro frecce». Fratelli d’Italia ricorda come il traffico in entrata sulla Statale 114, proveniente dal casello A18 e dalla valle dell’Alcantara, crei code ed intasamenti non più accettabili, spesso con l’aggiunta di incidenti anche gravi: «Quasi una terra di nessuno dove vige la legge del più forte - conclude Barberio - e ancora non è a pieno regime il cantiere ferroviario di Trappitello, che oltre ad essere un volano per l’economia locale forse poteva essere anche motivo di pianificazione urbana: una vergognosa occasione persa per ottenere compensazioni sul territorio che avrebbero migliorato la vivibilità di una cittadina asfittica e sempre più in crisi di identità».