Giardini, scontro a muso duro tra Comune ed Ecolandia: congelati 370mila euro in bilancio
di Andrea Rifatto | 20/09/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/09/2025 | ATTUALITÀ
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La società gestisce i servizi ambientali
Rapporti sempre più tesi tra il Comune di Giardini Naxos e la società “Ecolandia Srl”, che ha in appalto i servizi di raccolta rifiuti e igiene ambientale. La giunta comunale ha deciso di applicare un fermo amministrativo alla somma di 369.600 euro per sorte capitale e 14.598 euro per Iva e spese generali che la ditta pretende come compensi, secondo quanto stabilito da un provvedimento giudiziario. Ad agosto, infatti, “Ecolandia” ha chiesto e ottenuto dal Tribunale civile di Messina l’emissione di un decreto ingiuntivo da 340.067 euro, oltre interessi moratori, spese e compensi di lite per 5.028 euro, per il riconoscimento (mai condiviso dall'Amministrazione comunale) del diritto ad ottenere la revisione automatica periodica del canone annuo di aggiudicazione dei servizi e dell'elenco prezzi offerti. Una decisione inaspettata quella di chiedere il decreto ingiuntivo, alla quale il Comune si opporrà, dopo che a febbraio il Tribunale aveva rigettato la richiesta di annullamento delle penali applicate per il mancato espletamento dei servizi, pari a 619.600 euro, con condanna al pagamento delle spese di lite pari a 14.598 euro. Sentenza che è stata impugnata da “Ecolandia”, ma che comunque è immediatamente esecutiva fino all’eventuale sospensione. Nel frattempo il Comune ha trattenuto 250.000 euro (50.000 euro al mese) dalle fatture del servizio dei mesi di marzo, aprile, maggio e luglio, pagando solo i costi di personale, oneri contributivi e carburante, ritenendo di avere il diritto al recupero di ulteriori 369.600 euro e delle spese di lite. Così ha “congelato” le somme applicando adesso lo strumento del fermo amministrativo, «vista l'inaspettata iniziativa della “Ecolandia” di richiedere e ottenere l'emissione del decreto ingiuntivo nonostante l’accertata posizione debitoria nei riguardi del Comune - scrive la giunta nella delibera - che ha determinato la violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e l'esposizione dell’Ente al rischio di compromissione dell'interesse pubblico di integrità delle casse comunali». Uno stato di cose giudicato «tanto più paradossale in ragione della già evidenziata sussistenza di un maggior contro credito certo, liquido ed esigibile stabilito con la sentenza del Tribunale civile di Messina del 19 febbraio 2025, che il Comune di Giardini Naxos ha fin qui trattenuto in forma rateale» e dunque «l’Amministrazione comunale rischia a questo punto di dover sacrificare al bilancio corrente ingenti somme (fin qui non interamente corrisposte per le legittime penali contrattuali e quelle non dovute a titolo di revisione del canone annuo)». Da qui la decisione di bloccare le somme come misura cautelare. Nel frattempo l’Ufficio tecnico ha applicato altre due penali da 8.000 euro (periodo 1-6 giugno) e 84.250 euro (7-27 giugno).