Venerdì 06 Giugno 2025
Il Circolo si oppone all'utilizzo del plesso di Calcarone, individuato come sede


Giardini, no di Forza Italia al nuovo Centro per l'Impiego: "Giù le mani dalle scuole"

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Il coordinatore Luigi La Spada

«Giù le mani dalle scuole». A dirlo è il Circolo di Forza Italia di Giardini Naxos, dopo aver appreso dal nostro giornale che l’Amministrazione comunale ha deliberato di destinare a sede del nuovo Centro per l’Impiego la scuola dell'infanzia di Calcarone, il cui spostamento è già previsto nella studio effettuato in accordo con il dirigente scolastico per individuare una più efficiente distribuzione della popolazione scolastica in considerazione del notevole calo demografico. «La Giunta e il dirigente scolastico dimostrano ancora una volta di non conoscere quelli che possono essere i bisogni del territorio e in particolare quelli del quartiere di Calcarone - attacca il coordinatore Luigi La Spada - il quartiere da anni è stato abbandonato a se stesso diventando un quartiere dormitorio, gli impianti sportivi sono fatiscenti, persino le scuole sono state trascurate. Calcarone è da sempre uno dei quartieri più emarginati della città e una Giunta che non ha alcuna legittimazione popolare non si può permettere di penalizzarlo ancora una volta. Le scuole, come gli impianti sportivi e culturali, sono necessari per la crescita sociale dei giovani della nostra città - aggiunge La Spada - e in altre realtà, nei quartieri periferici, queste strutture vengono rinnovate e costruite, mentre da noi con una politica bieca, cinica e meschina vengono invece mortificate». 

Secondo Forza Italia i 700mila euro messi a disposizione dalla Regione possano essere utilizzati meglio, acquisendo nuovo patrimonio immobiliare alla città, piuttosto che sacrificare ancora una volta ciò che di buono è stato fatto nel passato: «Per quanto riguarda la situazione scolastica siamo coscienti del calo demografico che ha colpito anche Giardini Naxos - conclude il coordinatore del Circolo - sarà compito del prossimo Consiglio comunale e della prossima Amministrazione, supportati dalla legittimazione popolare, a prendere le decisioni opportune in accordo con i genitori dei bambini, guardando anche agli effetti sociali che si celano dietro ogni scelta».


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